Fiducia e capitale sociale sono legati da un lato da un rapporto di rappresentanza semantica (la fiducia è un tipico indicatore di capitale sociale) e dall’altro dall’essere soggetti al classico problema della polisemia dei termini. Se seguiamo l’approccio di Putnam (1993), Il capitale sociale può essere considerato una risorsa collettiva e identificato con il concetto di civicness, mentre, seguendo l’approccio di Bourdieu (1980), il capitale sociale è da considerarsi una risorsa individuale, attivabile per raggiungere scopi personali. Parimenti, quando si parla di fiducia possiamo distinguere tra fiducia “calcolativa”, fondata sul calcolo del rischio di fidarsi, e fiducia “identitaria”, intesa come fede nell’altro generalizzato (Uslaner 2002). Il primo tipo di fiducia può essere considerato un indicatore del capitale sociale come risorsa individuale, mentre il secondo tipo di fiducia può essere considerato un indicatore del capitale sociale come risorsa collettiva. Questo contributo, dopo aver ripercorso i principali studi su capitale sociale e fiducia, si concentra prima sul deficit di fiducia che caratterizza l’Italia rispetto ai principali paesi europei e poi sulle differenze tra le diverse regioni italiane. Sul piano empirico, le principali risultanze mostrano come, accanto alla permanenza delle antiche differenze che caratterizzano il nostro Paese (tra un Nord più̀ aperto a dinamiche di fiducia generalizzata e un Mezzogiorno più chiuso), stia progressivamente diminuendo la fiducia –istituzionale e interpersonale – anche in quelle aree del Paese tradizionalmente caratterizzate da un elevato grado di integrazione sociale e sostegno istituzionale diffuso. Viene in altri termini rilevata l’urgenza di una riflessione su questi temi sia da parte della rappresentanza politica sia da parte degli studiosi delle scienze politiche e sociali.
Bordandini, P. (2015). La fiducia in Italia. Roma : Istituto della Enciclopedia Italiana Fondata da G. Treccani S.p.A..
La fiducia in Italia
BORDANDINI, PAOLA
2015
Abstract
Fiducia e capitale sociale sono legati da un lato da un rapporto di rappresentanza semantica (la fiducia è un tipico indicatore di capitale sociale) e dall’altro dall’essere soggetti al classico problema della polisemia dei termini. Se seguiamo l’approccio di Putnam (1993), Il capitale sociale può essere considerato una risorsa collettiva e identificato con il concetto di civicness, mentre, seguendo l’approccio di Bourdieu (1980), il capitale sociale è da considerarsi una risorsa individuale, attivabile per raggiungere scopi personali. Parimenti, quando si parla di fiducia possiamo distinguere tra fiducia “calcolativa”, fondata sul calcolo del rischio di fidarsi, e fiducia “identitaria”, intesa come fede nell’altro generalizzato (Uslaner 2002). Il primo tipo di fiducia può essere considerato un indicatore del capitale sociale come risorsa individuale, mentre il secondo tipo di fiducia può essere considerato un indicatore del capitale sociale come risorsa collettiva. Questo contributo, dopo aver ripercorso i principali studi su capitale sociale e fiducia, si concentra prima sul deficit di fiducia che caratterizza l’Italia rispetto ai principali paesi europei e poi sulle differenze tra le diverse regioni italiane. Sul piano empirico, le principali risultanze mostrano come, accanto alla permanenza delle antiche differenze che caratterizzano il nostro Paese (tra un Nord più̀ aperto a dinamiche di fiducia generalizzata e un Mezzogiorno più chiuso), stia progressivamente diminuendo la fiducia –istituzionale e interpersonale – anche in quelle aree del Paese tradizionalmente caratterizzate da un elevato grado di integrazione sociale e sostegno istituzionale diffuso. Viene in altri termini rilevata l’urgenza di una riflessione su questi temi sia da parte della rappresentanza politica sia da parte degli studiosi delle scienze politiche e sociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.