Il IV canto dell'inferno, riletto da Boccaccio nelle sue Esposizioni, si mostra come un ipotesto fondamentale per la cosiddetta "cornice" del Decameron, ossi per la storia portante dei dieci novellatori circondati dalla peste: come nel Limbo dantesco, anche nella quiete della Fiesole boccacciana la magnanimità è una virtù decisiva per sopravvivere alla dannazione sulla terra.
I sospesi. Dante, Boccaccio e la magnanimità
NOBILI, CLAUDIA SEBASTIANA
2014
Abstract
Il IV canto dell'inferno, riletto da Boccaccio nelle sue Esposizioni, si mostra come un ipotesto fondamentale per la cosiddetta "cornice" del Decameron, ossi per la storia portante dei dieci novellatori circondati dalla peste: come nel Limbo dantesco, anche nella quiete della Fiesole boccacciana la magnanimità è una virtù decisiva per sopravvivere alla dannazione sulla terra.File in questo prodotto:
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