La dottrina del valore, in particolare quello relativo dell'oro e dell'argento, oggetto di speciale attenzione nei filosofi ebrei medievali, trova una singolare declinazione nelle teorie cabbalistiche primitive, e in particolare nel Sefer ha-Bahir e nei suoi commentatori: l'argento, connesso simbolicamente al lato destro della divinità, e dunque alla generosità, è considerato di maggior valore, benché di minor prezzo, rispetto all'oro, collegato al lato sinistro e perciò alla severità. Questa trasvalutazione simbolica potrebbe aver avuto conseguenze sulle speculazioni economiche ebraiche e certamente ne ebbe sulla predicazione e sul concetto stesso di ricchezza rovesciato rispetto alla cultura dominante.
Campanini, S. (2010). Meum est argentum et meum est aurum. Beni e valori nella qabbalah primitiva. Turnhout : Brepols.
Meum est argentum et meum est aurum. Beni e valori nella qabbalah primitiva
CAMPANINI, SAVERIO
2010
Abstract
La dottrina del valore, in particolare quello relativo dell'oro e dell'argento, oggetto di speciale attenzione nei filosofi ebrei medievali, trova una singolare declinazione nelle teorie cabbalistiche primitive, e in particolare nel Sefer ha-Bahir e nei suoi commentatori: l'argento, connesso simbolicamente al lato destro della divinità, e dunque alla generosità, è considerato di maggior valore, benché di minor prezzo, rispetto all'oro, collegato al lato sinistro e perciò alla severità. Questa trasvalutazione simbolica potrebbe aver avuto conseguenze sulle speculazioni economiche ebraiche e certamente ne ebbe sulla predicazione e sul concetto stesso di ricchezza rovesciato rispetto alla cultura dominante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.