Alluvioni, frane, terremoti, eruzioni vulcaniche hanno scritto e scrivono una storia dell’Italia in cui si succedono i disastri, con perdite di vite umane, danni economici enormi e sconvolgimenti sociali. Di questa storia non si vede la fine, e mentre nuovi tipi di rischi incombono, non abbiamo ancora limitato o evitato i disastri che già furono delle società antiche. Aggrapparsi alla previsione impossibile di un evento estremo, o alla presunta imprevedibilità di un disastro, può solo condurre a un immobilismo sterile quanto colpevole. Come trattano la previsione i geologi, i geofisici, i sismologi, i meteorologi? Cosa ne pensano i filosofi, gli storici, gli antropologi? Come si raccordano i saperi scientifici con la cultura diffusa del Paese, per lo più estranea ai temi del rischio e quasi rassegnata al fatalismo? Alcuni studiosi del settore scientifico e umanistico si confrontano qui per la prima volta, chiarendo metodi e risultati e scambiando riflessioni su un tema cruciale per il Paese. Per affrontare il futuro è necessario che la prevenzione non sia più una gigantesca utopia: per questo occorre ripartire dalla conoscenza, dai problemi e dai limiti del- la ricerca, ma anche dalle sue conquiste, assegnando alla parola prevedibilità un significato corretto e facendo della responsabilità il punto di partenza che può gestire anche le incertezze.

Prevedibile Imprevedibile - Eventi Estremi nel Prossimo Futuro / Emanuela Guidoboni; Francesco Mulargia; Vito Teti. - STAMPA. - (2015), pp. 1-383.

Prevedibile Imprevedibile - Eventi Estremi nel Prossimo Futuro

MULARGIA, FRANCESCO;
2015

Abstract

Alluvioni, frane, terremoti, eruzioni vulcaniche hanno scritto e scrivono una storia dell’Italia in cui si succedono i disastri, con perdite di vite umane, danni economici enormi e sconvolgimenti sociali. Di questa storia non si vede la fine, e mentre nuovi tipi di rischi incombono, non abbiamo ancora limitato o evitato i disastri che già furono delle società antiche. Aggrapparsi alla previsione impossibile di un evento estremo, o alla presunta imprevedibilità di un disastro, può solo condurre a un immobilismo sterile quanto colpevole. Come trattano la previsione i geologi, i geofisici, i sismologi, i meteorologi? Cosa ne pensano i filosofi, gli storici, gli antropologi? Come si raccordano i saperi scientifici con la cultura diffusa del Paese, per lo più estranea ai temi del rischio e quasi rassegnata al fatalismo? Alcuni studiosi del settore scientifico e umanistico si confrontano qui per la prima volta, chiarendo metodi e risultati e scambiando riflessioni su un tema cruciale per il Paese. Per affrontare il futuro è necessario che la prevenzione non sia più una gigantesca utopia: per questo occorre ripartire dalla conoscenza, dai problemi e dai limiti del- la ricerca, ma anche dalle sue conquiste, assegnando alla parola prevedibilità un significato corretto e facendo della responsabilità il punto di partenza che può gestire anche le incertezze.
2015
383
Prevedibile Imprevedibile - Eventi Estremi nel Prossimo Futuro / Emanuela Guidoboni; Francesco Mulargia; Vito Teti. - STAMPA. - (2015), pp. 1-383.
Emanuela Guidoboni; Francesco Mulargia; Vito Teti
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