Il contributo si compone di due parti: la prima, di carattere storico, a firma di Serena Spanò Martinelli, la seconda, di carattere storico artistico, di Irene Graziani. Attraverso le testimonianze dei manoscritti e dei primi testi a stampa lo studio ricostruisce la fortuna del culto di Caterina Vigri (1413-1463), clarissa e fondatrice del monastero del Corpus Domini di Bologna, reputata santa già in vita, ma giunta all’onore degli altari solo nel 1712. In particolare, il contributo prende in considerazione, oltre alle prime copie manoscritte e a stampa delle Sette Armi Spirituali (trattato in forma autobiografica indirizzato dalla Vigri alle proprie consorelle), le prime biografie manoscritte e a stampa dedicate agli aspetti fondanti della spiritualità di Caterina, prodotte appositamente per diffonderne la devozione e per facilitare l’iter processuale della sua beatificazione e canonizzazione. Nella parte del saggio a firma di Graziani, l’autrice, ritornando sugli studi relativi all’iconografia della Vigri (2002 e 2004), amplia e approfondisce l’indagine sulle immagini miniate e a stampa, volte a fissare l’icona della “Santa” (monaca, mistica, scrittrice e miniatrice), adottando una metodologia critica attenta agli specifici percorsi di preghiera e contemplazione coltivati nell’ambito della vita delle comunità monastiche.
Irene Graziani, Serena Spanò Martinelli (2015). Caterina de’ Vigri between Manuscript and Print: Text, Image and Gender. Toronto : CRRS – Centre for Reformation and Renaissance Studies, Victoria University in the University of Toronto.
Caterina de’ Vigri between Manuscript and Print: Text, Image and Gender
GRAZIANI, IRENE;
2015
Abstract
Il contributo si compone di due parti: la prima, di carattere storico, a firma di Serena Spanò Martinelli, la seconda, di carattere storico artistico, di Irene Graziani. Attraverso le testimonianze dei manoscritti e dei primi testi a stampa lo studio ricostruisce la fortuna del culto di Caterina Vigri (1413-1463), clarissa e fondatrice del monastero del Corpus Domini di Bologna, reputata santa già in vita, ma giunta all’onore degli altari solo nel 1712. In particolare, il contributo prende in considerazione, oltre alle prime copie manoscritte e a stampa delle Sette Armi Spirituali (trattato in forma autobiografica indirizzato dalla Vigri alle proprie consorelle), le prime biografie manoscritte e a stampa dedicate agli aspetti fondanti della spiritualità di Caterina, prodotte appositamente per diffonderne la devozione e per facilitare l’iter processuale della sua beatificazione e canonizzazione. Nella parte del saggio a firma di Graziani, l’autrice, ritornando sugli studi relativi all’iconografia della Vigri (2002 e 2004), amplia e approfondisce l’indagine sulle immagini miniate e a stampa, volte a fissare l’icona della “Santa” (monaca, mistica, scrittrice e miniatrice), adottando una metodologia critica attenta agli specifici percorsi di preghiera e contemplazione coltivati nell’ambito della vita delle comunità monastiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.