Il volume fornisce un quadro dei principali approcci al problema della oggettività della morale. Esso riguarda un tema che è al centro della riflessione etica e metaetica del Novecento la quale, secondo diverse declinazioni, ne ha analizzato i requisiti. Si tratta in particolare delle diverse risposte che vengono date alla possibilità di valutare i giudizi morali in termini della loro verità o falsità (dimensione semantica) e del problema di che cosa li rende veri o falsi (dimensione epistemica). Le risposte a tali questioni spiegano in maniera diversa quella che viene vista come una caratteristica peculiare del linguaggio morale, cioè la sua pretesa di oggettività. Nella elaborazione della filosofia morale di impostazione analitica è possibile individuare sia opinioni negative sulla oggettività, sia una pluralità di risposte sulla fondazione e sul significato di questa pretesa. Il volume analizza: a) le posizioni critiche (con riferimento all’emotivismo e alle posizioni di Mackie e Williams); b) le concezioni costruite e sviluppate sulla base di fondazioni classiche della morale (in relazione all’intuizionismo sia di Moore, sia di Ross, all’utilitarismo, alla concezione kantiana, all’etica della virtù di matrice aristotelica, all'etica delle capacità); c) le concezioni procedurali dell’oggettività (in rapporto all’analisi del discorso morale di Hare, Toulmin, Baier, all’etica del discorso di Apel e Habermas, al costruttivismo di Rawls); d) gli sviluppi e la rinascita della metaetica contemporanea (sulla base della contrapposizione tra realismo, di MacDowell e della scuola di Cornell, e antirealismo, costruito sul proiettivismo humeano di Blackburn e Gibbard).
G. Bongiovanni (a cura di) (2007). Oggettività e morale. La riflessione etica del Novecento. MILANO : Bruno Mondadori.
Oggettività e morale. La riflessione etica del Novecento
BONGIOVANNI, GIORGIO
2007
Abstract
Il volume fornisce un quadro dei principali approcci al problema della oggettività della morale. Esso riguarda un tema che è al centro della riflessione etica e metaetica del Novecento la quale, secondo diverse declinazioni, ne ha analizzato i requisiti. Si tratta in particolare delle diverse risposte che vengono date alla possibilità di valutare i giudizi morali in termini della loro verità o falsità (dimensione semantica) e del problema di che cosa li rende veri o falsi (dimensione epistemica). Le risposte a tali questioni spiegano in maniera diversa quella che viene vista come una caratteristica peculiare del linguaggio morale, cioè la sua pretesa di oggettività. Nella elaborazione della filosofia morale di impostazione analitica è possibile individuare sia opinioni negative sulla oggettività, sia una pluralità di risposte sulla fondazione e sul significato di questa pretesa. Il volume analizza: a) le posizioni critiche (con riferimento all’emotivismo e alle posizioni di Mackie e Williams); b) le concezioni costruite e sviluppate sulla base di fondazioni classiche della morale (in relazione all’intuizionismo sia di Moore, sia di Ross, all’utilitarismo, alla concezione kantiana, all’etica della virtù di matrice aristotelica, all'etica delle capacità); c) le concezioni procedurali dell’oggettività (in rapporto all’analisi del discorso morale di Hare, Toulmin, Baier, all’etica del discorso di Apel e Habermas, al costruttivismo di Rawls); d) gli sviluppi e la rinascita della metaetica contemporanea (sulla base della contrapposizione tra realismo, di MacDowell e della scuola di Cornell, e antirealismo, costruito sul proiettivismo humeano di Blackburn e Gibbard).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.