Il progetto si propone di contribuire allo sviluppo di un modello teorico per l’attuazione delle recenti riforme costituzionali del regionalismo italiano. L’elaborazione di tale modello, da effettuarsi sulla scorta delle discipline giuseconomiche sorte in ambito nordamericano, comporta l’analisi delle relazioni verticali e orizzontali tra livelli di governo e dei rapporti tra welfare state e welfare society.Il progetto di ricerca parte dalla constatazione, unanime nella dottrina giuridica e confermata dalla giurisprudenza amministrativa e costituzionale, che le riforme della Costituzione italiana in tema di distribuzione territoriale delle competenze affrontano numerose difficoltà di attuazione, aggravate dalla conflittualità tra i diversi livelli istituzionali. Tanto le leggi costituzionali promulgate nel 1999 e nel 2001 quanto il progetto di “devolution” approvato dalle Camere nel novembre 2005 trasformano il regionalismo italiano in direzione di un assetto federale. Ai maggiori ambiti di autonomia previsti in favore degli enti territoriali (secondo un’innovativa distribuzione verticale delle funzioni e delle risorse finanziarie. comunque rispettosa delle istanze unitarie), si è accompagnata la costituzionalizzazione del principio di sussidiarietà orizzontale e la proposta di introduzione della sussidiarietà fiscale (le quali riconoscono ai cittadini la facoltà di poter svolgere attività di interesse generale secondo originali modalità di collaborazione con le autorità pubbliche). Il programma di ricerca si propone di contribuire alla definizione di un modello teorico in grado di agevolare una più efficace realizzazione di alcuni degli obiettivi considerati prioritari dal legislatore costituzionale. Il parametro scientifico per lo sviluppo di tale modello è offerto dagli studi riconducibili all’analisi economica del diritto pubblico, compiuti finora in massima parte da studiosi afferenti a università nordamericane. Tali studi, che hanno ricostruito in termini giuseconomici l’evoluzione del federalismo statunitense, consentono di effettuare previsioni empiricamente verificabili in ordine all’individuazione del livello istituzionale in grado di svolgere più efficacemente e più efficientemente una data funzione pubblica. I criteri utilizzati per comprendere le “pagine bianche” (L. Paladin) di cui agli elenchi delle materie affidate allo Stato, alle Regioni e agli enti locali, affrontandone la difficile “alchimia” (M.S. Giannini) sono, ad esempio, quelli delle economie di scala, dei costi di transazione, della tipologia dei beni (privati, pubblici, misti) affidati alla regolazione pubblica, delle esternalità, del principio di corrispondenza tra responsabilità impositiva e di spesa. Il metodo interdisciplinare di indagine proprio dell’analisi economica del diritto, complementare a quello della scienza giuridica, fornisce al legislatore e all’interprete strumenti teorici utili per comprendere in quali settori la competizione interistituzionale possa essere preferita alla cooperazione, verticale e orizzontale, tra livelli di governo. Il progetto di ricerca, oltre alla ricognizione di tali criteri nella dottrina, nel diritto positivo e nella giurisprudenza degli Stati Uniti, ha inoltre l’obiettivo di procedere alla ricostruzione, in termini comparatistici, degli istituti che in quell’ordinamento sono sperimentati per innovare le relazioni tra autorità pubbliche e privati fruitori di servizi pubblici e, in particolare, dei servizi alla persona. La risposta alla domanda sull’opportunità di lasciare l’offerta di alcuni servizi sociali alla welfare society, anziché al welfare state, è infatti contestuale a quella sul livello istituzionale pubblico più adeguato a fornirli. Anche sotto tale aspetto, l’ordinamento statunitense rappresenta il riferimento privilegiato per analizzare il sistema dei voucher (buoni scuola, anziano, di assistenza: cfr. Zelman v. Simmons, 536 US 639, 2002) per la fruizione di servizi erogati da p...

Abrescia M. (2006). Analisi economica del federalismo: il contributo giuseconomico allo studio delle recenti riforme costituzionali in Italia.

Analisi economica del federalismo: il contributo giuseconomico allo studio delle recenti riforme costituzionali in Italia

ABRESCIA, MICHELE
2006

Abstract

Il progetto si propone di contribuire allo sviluppo di un modello teorico per l’attuazione delle recenti riforme costituzionali del regionalismo italiano. L’elaborazione di tale modello, da effettuarsi sulla scorta delle discipline giuseconomiche sorte in ambito nordamericano, comporta l’analisi delle relazioni verticali e orizzontali tra livelli di governo e dei rapporti tra welfare state e welfare society.Il progetto di ricerca parte dalla constatazione, unanime nella dottrina giuridica e confermata dalla giurisprudenza amministrativa e costituzionale, che le riforme della Costituzione italiana in tema di distribuzione territoriale delle competenze affrontano numerose difficoltà di attuazione, aggravate dalla conflittualità tra i diversi livelli istituzionali. Tanto le leggi costituzionali promulgate nel 1999 e nel 2001 quanto il progetto di “devolution” approvato dalle Camere nel novembre 2005 trasformano il regionalismo italiano in direzione di un assetto federale. Ai maggiori ambiti di autonomia previsti in favore degli enti territoriali (secondo un’innovativa distribuzione verticale delle funzioni e delle risorse finanziarie. comunque rispettosa delle istanze unitarie), si è accompagnata la costituzionalizzazione del principio di sussidiarietà orizzontale e la proposta di introduzione della sussidiarietà fiscale (le quali riconoscono ai cittadini la facoltà di poter svolgere attività di interesse generale secondo originali modalità di collaborazione con le autorità pubbliche). Il programma di ricerca si propone di contribuire alla definizione di un modello teorico in grado di agevolare una più efficace realizzazione di alcuni degli obiettivi considerati prioritari dal legislatore costituzionale. Il parametro scientifico per lo sviluppo di tale modello è offerto dagli studi riconducibili all’analisi economica del diritto pubblico, compiuti finora in massima parte da studiosi afferenti a università nordamericane. Tali studi, che hanno ricostruito in termini giuseconomici l’evoluzione del federalismo statunitense, consentono di effettuare previsioni empiricamente verificabili in ordine all’individuazione del livello istituzionale in grado di svolgere più efficacemente e più efficientemente una data funzione pubblica. I criteri utilizzati per comprendere le “pagine bianche” (L. Paladin) di cui agli elenchi delle materie affidate allo Stato, alle Regioni e agli enti locali, affrontandone la difficile “alchimia” (M.S. Giannini) sono, ad esempio, quelli delle economie di scala, dei costi di transazione, della tipologia dei beni (privati, pubblici, misti) affidati alla regolazione pubblica, delle esternalità, del principio di corrispondenza tra responsabilità impositiva e di spesa. Il metodo interdisciplinare di indagine proprio dell’analisi economica del diritto, complementare a quello della scienza giuridica, fornisce al legislatore e all’interprete strumenti teorici utili per comprendere in quali settori la competizione interistituzionale possa essere preferita alla cooperazione, verticale e orizzontale, tra livelli di governo. Il progetto di ricerca, oltre alla ricognizione di tali criteri nella dottrina, nel diritto positivo e nella giurisprudenza degli Stati Uniti, ha inoltre l’obiettivo di procedere alla ricostruzione, in termini comparatistici, degli istituti che in quell’ordinamento sono sperimentati per innovare le relazioni tra autorità pubbliche e privati fruitori di servizi pubblici e, in particolare, dei servizi alla persona. La risposta alla domanda sull’opportunità di lasciare l’offerta di alcuni servizi sociali alla welfare society, anziché al welfare state, è infatti contestuale a quella sul livello istituzionale pubblico più adeguato a fornirli. Anche sotto tale aspetto, l’ordinamento statunitense rappresenta il riferimento privilegiato per analizzare il sistema dei voucher (buoni scuola, anziano, di assistenza: cfr. Zelman v. Simmons, 536 US 639, 2002) per la fruizione di servizi erogati da p...
2006
Abrescia M. (2006). Analisi economica del federalismo: il contributo giuseconomico allo studio delle recenti riforme costituzionali in Italia.
Abrescia M.
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