Qual’è il rapporto tra la legge ordinaria e il decreto-legge, e quali sono le ricadute di tale rapporto sull’assetto della forma di governo e sul sistema dei diritti fondamentali? A partire dagli anni Settanta la produzione normativa per mezzo di decreti-legge ha iniziato a crescere esponenzial-mente, anche per effetto della prassi della “reiterazione”, ossia la ripresentazione del medesimo decreto-legge, attraverso la riproduzione delle norme di un decreto non convertito in legge, in un altro decreto, poco prima (o, addirittura, poco dopo) la scadenza dei sessanta giorni di efficacia. Tale fenomeno, soprattutto durante gli anni della transizione politica (1992-1994), ha finito progressivamente per invertire il rapporto quantitativo e qualitativo tra legislazione parlamentare e decretazione d’urgenza, a scapito della prima forma di produzione normativa e a vantaggio della seconda. Alcuni dati: dai 126 decreti legge della VI legislatura (1972-1976) si passò ai 167 della VII (1976-1979); dai 275 della VIII (1979-1983) si arrivò ai 296 decreti della IX (1983-1987). Rimane oggi da considerare, dopo l’attenuarsi della prassi patologica della reiterazione, il rispetto delle altre condizioni fissate dall’art. 77 della Cost. per l’adozione da parte del governo di “provvedimenti provvisori aventi forza di legge”, quali la sussistenza dei “casi straordinari di neces-sità e di urgenza”. La prassi al riguardo, infatti, da tempo sembra prefi-gurare i decreti non tanto quali atti normativi primari indifferibili, provvi-sori ed eccezionali, ma quali strumenti di iniziativa legislativa rafforzata (Predieri), posti al fine di anticipare gli effetti di leggi e decreti legislativi caratterizzati da stabilità. Pur in presenza di oscillazioni giurisprudenziali, la Corte costituzionale non era mai giunta a dichiarare l’illegittimità di un decreto per evidente carenza dei suoi presupposti. Tutto ciò fino alla sentenza n. 171 del 2007, in cui la Corte, risolto dalla sentenza n. 360 del 1996 il problema della reiterazione, ha cercato di correggere questo ulteriore abuso nelle prassi che caratterizzano l’assunzione governativa dei decreti-legge. Riprendendo quanto affermato nella sentenza n. 29 del 1995 è stato infatti stabilito che nemmeno la legge di conversione può sanare il vizio in procedendo costi-tuito dall’illegittimità costituzionale di quelle disposizioni originariamente ed evidentemente sprovviste dei presupposti della necessità e dell’urgenza (del provvedere, e non del mero provvedimento in sé: Esposito). Ciò significa affermare che i due vizi del decreto, reiterazione ed evidente mancanza dei presupposti, seguono un diverso regime in ordine alla trasferibilità della questione di costituzionalità su decreti successivi o sulla legge di conversione (pur appartenendo entrambi, da un punto di vi-sta teorico, al medesimo genus della mancanza dei casi straordinari di ne-cessità ed urgenza).

Il sindacato sul decreto-legge: il problema della reiterazione e il controllo sui presupposti / Abrescia M.. - STAMPA. - (2007), pp. 168-178.

Il sindacato sul decreto-legge: il problema della reiterazione e il controllo sui presupposti

ABRESCIA, MICHELE
2007

Abstract

Qual’è il rapporto tra la legge ordinaria e il decreto-legge, e quali sono le ricadute di tale rapporto sull’assetto della forma di governo e sul sistema dei diritti fondamentali? A partire dagli anni Settanta la produzione normativa per mezzo di decreti-legge ha iniziato a crescere esponenzial-mente, anche per effetto della prassi della “reiterazione”, ossia la ripresentazione del medesimo decreto-legge, attraverso la riproduzione delle norme di un decreto non convertito in legge, in un altro decreto, poco prima (o, addirittura, poco dopo) la scadenza dei sessanta giorni di efficacia. Tale fenomeno, soprattutto durante gli anni della transizione politica (1992-1994), ha finito progressivamente per invertire il rapporto quantitativo e qualitativo tra legislazione parlamentare e decretazione d’urgenza, a scapito della prima forma di produzione normativa e a vantaggio della seconda. Alcuni dati: dai 126 decreti legge della VI legislatura (1972-1976) si passò ai 167 della VII (1976-1979); dai 275 della VIII (1979-1983) si arrivò ai 296 decreti della IX (1983-1987). Rimane oggi da considerare, dopo l’attenuarsi della prassi patologica della reiterazione, il rispetto delle altre condizioni fissate dall’art. 77 della Cost. per l’adozione da parte del governo di “provvedimenti provvisori aventi forza di legge”, quali la sussistenza dei “casi straordinari di neces-sità e di urgenza”. La prassi al riguardo, infatti, da tempo sembra prefi-gurare i decreti non tanto quali atti normativi primari indifferibili, provvi-sori ed eccezionali, ma quali strumenti di iniziativa legislativa rafforzata (Predieri), posti al fine di anticipare gli effetti di leggi e decreti legislativi caratterizzati da stabilità. Pur in presenza di oscillazioni giurisprudenziali, la Corte costituzionale non era mai giunta a dichiarare l’illegittimità di un decreto per evidente carenza dei suoi presupposti. Tutto ciò fino alla sentenza n. 171 del 2007, in cui la Corte, risolto dalla sentenza n. 360 del 1996 il problema della reiterazione, ha cercato di correggere questo ulteriore abuso nelle prassi che caratterizzano l’assunzione governativa dei decreti-legge. Riprendendo quanto affermato nella sentenza n. 29 del 1995 è stato infatti stabilito che nemmeno la legge di conversione può sanare il vizio in procedendo costi-tuito dall’illegittimità costituzionale di quelle disposizioni originariamente ed evidentemente sprovviste dei presupposti della necessità e dell’urgenza (del provvedere, e non del mero provvedimento in sé: Esposito). Ciò significa affermare che i due vizi del decreto, reiterazione ed evidente mancanza dei presupposti, seguono un diverso regime in ordine alla trasferibilità della questione di costituzionalità su decreti successivi o sulla legge di conversione (pur appartenendo entrambi, da un punto di vi-sta teorico, al medesimo genus della mancanza dei casi straordinari di ne-cessità ed urgenza).
2007
Il diritto costituzionale nella giurisprudenza e nelle fonti
168
178
Il sindacato sul decreto-legge: il problema della reiterazione e il controllo sui presupposti / Abrescia M.. - STAMPA. - (2007), pp. 168-178.
Abrescia M.
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