La voce illustra le forme di impiego del lemma - e i significati ad esse correlati - nel complesso delle opere italiane e latine di Giordano Bruno. Il concetto di immortalità quale sinonimo di esistenza perenne e incorrotta si declina per il Nolano al più alto livello ontologico ed è attributo riservato esclusivamente alla sostanza universale, fondamento di tutte le cose e unico luogo e principio della permanenza. Nell'universo bruniano, tutto ciò che si produce scaturisce da questa «materia e sustanza incorrottibile» e ne partecipa; tutto ciò che si dissolve, una volta esaurito il ciclo vitale di ciascun individuo, torna a rifluire in essa («ente divino, immortale»), ridotto ai suoi elementi costitutivi, destinati poi a ricomporsi e riaggregarsi in altre forme. Ma è proprio lavorando sulla dissimmetria che la dottrina dell'infinito istituisce tra il principio infinito e gli enti finiti che Bruno si sforza di individuare nuovi profili di moralità dell'uomo, aprendo la strada - in primo luogo negli Eroici furori - a nuove immagini di perfezione, di felicità e anche di vita immortale.
Scapparone, E. (2014). Immortalità. Pisa-Firenze : Edizioni della Normale-Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento.
Immortalità
SCAPPARONE, ELISABETTA
2014
Abstract
La voce illustra le forme di impiego del lemma - e i significati ad esse correlati - nel complesso delle opere italiane e latine di Giordano Bruno. Il concetto di immortalità quale sinonimo di esistenza perenne e incorrotta si declina per il Nolano al più alto livello ontologico ed è attributo riservato esclusivamente alla sostanza universale, fondamento di tutte le cose e unico luogo e principio della permanenza. Nell'universo bruniano, tutto ciò che si produce scaturisce da questa «materia e sustanza incorrottibile» e ne partecipa; tutto ciò che si dissolve, una volta esaurito il ciclo vitale di ciascun individuo, torna a rifluire in essa («ente divino, immortale»), ridotto ai suoi elementi costitutivi, destinati poi a ricomporsi e riaggregarsi in altre forme. Ma è proprio lavorando sulla dissimmetria che la dottrina dell'infinito istituisce tra il principio infinito e gli enti finiti che Bruno si sforza di individuare nuovi profili di moralità dell'uomo, aprendo la strada - in primo luogo negli Eroici furori - a nuove immagini di perfezione, di felicità e anche di vita immortale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.