Il saggio si sofferma su un corpus di testi ottocenteschi che indagano i bassifondi londinesi per studiare la metafora dell'oscurità, ripetutamente utilizzata dagli autori dell'epoca per evidenziare il contrasto fra la ricchezza del progredito West End da un lato e la miseria materiale e morale dell'East End dall'altro. Attraverso l'analisi di questi testi dal carattere ibrido, a metà strada fra l'indagine sociologica e la scrittura letteraria in senso proprio, il saggio intende esplorare l'immaginario urbano dell'Ottocento inglese, in cui la progredita civiltà occidentale e il primitivo non si contrappongono secondo una dialettica centro/periferie, ma coesistono al cuore dell'impero, facendo di Londra una sorta di "Babele" (altra metafora ricorrente in relazione alla molteplicità di lingue che caratterizza la capitale) e preludendo a quello che da più parti viene visto all'epoca come un imminente castigo divino, secondo un paradigma di declino che risponde al concetto pseudo-scientifico di "degenerazione".
M. Ascari (2007). Londra come "cuore di tenebra": il primitivo nel centro dell'impero. BOLOGNA : CLUEB.
Londra come "cuore di tenebra": il primitivo nel centro dell'impero
ASCARI, MAURIZIO
2007
Abstract
Il saggio si sofferma su un corpus di testi ottocenteschi che indagano i bassifondi londinesi per studiare la metafora dell'oscurità, ripetutamente utilizzata dagli autori dell'epoca per evidenziare il contrasto fra la ricchezza del progredito West End da un lato e la miseria materiale e morale dell'East End dall'altro. Attraverso l'analisi di questi testi dal carattere ibrido, a metà strada fra l'indagine sociologica e la scrittura letteraria in senso proprio, il saggio intende esplorare l'immaginario urbano dell'Ottocento inglese, in cui la progredita civiltà occidentale e il primitivo non si contrappongono secondo una dialettica centro/periferie, ma coesistono al cuore dell'impero, facendo di Londra una sorta di "Babele" (altra metafora ricorrente in relazione alla molteplicità di lingue che caratterizza la capitale) e preludendo a quello che da più parti viene visto all'epoca come un imminente castigo divino, secondo un paradigma di declino che risponde al concetto pseudo-scientifico di "degenerazione".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.