TOWERS! Alcune considerazioni (apparentemente slegate tra loro) Nel 1300 lo skyline di Bologna poco aveva da invidiare a quello di Arezzo dipinto da Giotto nella “cacciata dei diavoli” o a S. Giminiano. A centinaia, le case-torri gentilizie simbolo di potere delle famiglie più importanti della borghesia locale, punteggiavano il territorio cinto dalle mura. Torri dalla traccia planimetrica contenuta, case da vivere in verticale, raccontate meticolosamente e ironicamente per aneddoti da Peter Greenaway nella videoinstallazione per Bologna 2000. Nel settembre 2007 si terrà il convegno organizzato da IFHP sul futuro delle città; premessa e argomento principale è che il 51% della popolazione mondiale vive nel territorio urbanizzato: occorre pensare a nuovi modelli urbani basati sulla densificazione delle città piuttosto che ad un ulteriore consumo del territorio. La Bologna contemporanea si trova costantemente a fronteggiare due atavici problemi di difficile soluzione nel suo centro storico: la popolazione studentesca e la carenza di posti auto per i residenti. Che relazione sussiste tra loro? Towers! è un progetto che prevede la realizzazione di micro-torri in centro storico, collocabili sul perimetro degli isolati o (dove lo spazio lo consenta) nelle corti interne, i cui usi previsti principali sono: _ parcheggi meccanizzati verticali a servizio dell’isolato (o posti auto a pagamento) _ residenze per studenti altri usi potenziali possono essere: _ bed&breakfast o residence _ uffici temporanei-foresterie La dimensione e l’altezza di queste microtorri ha un range variabile dai 50 ai 100 mq di superficie base e fino a 60 m in altezza. Energy saving: il rivestimento esterno delle torri è in parte a verde e in parte a vetri con film fotovoltaici, tutti gli ascensori sono dotati di sistemi di recupero energetico durante la fase di discesa (attraverso piezo sensori) e le parti dedicate agli alloggi hanno una vasca per il recupero dell’acqua piovana. La potenzialità utile dei posti auto dipende, oltre che dal n. di posti auto per livello e dal n. di livelli di parcheggio previsti, dai tempi di accesso e uso; in questi casi l’altezza di 60m (circa 90 posti auto con 4 posti auto per livello) è un limite superiore difficilmente raggiungibile. Gli alloggi per studenti possono essere su uno o tre livelli; in quest’ultimo caso uno spazio per le attività condivise è situato tra due alloggi personali e collegato agli stessi da scale indipendenti. La città ritrova le proprie torri dimenticate, le quali da simbolo di potere (cioè esclusive, solo per pochi) divengono decongestionatori per il traffico e il costante bisogno di alloggi. Towers è una visione e un progetto insieme, ma la distanza tra l’una e l’altro è più breve di quanto si pensi.

Alessio Erioli (2007). Towers!.

Towers!

ERIOLI, ALESSIO
2007

Abstract

TOWERS! Alcune considerazioni (apparentemente slegate tra loro) Nel 1300 lo skyline di Bologna poco aveva da invidiare a quello di Arezzo dipinto da Giotto nella “cacciata dei diavoli” o a S. Giminiano. A centinaia, le case-torri gentilizie simbolo di potere delle famiglie più importanti della borghesia locale, punteggiavano il territorio cinto dalle mura. Torri dalla traccia planimetrica contenuta, case da vivere in verticale, raccontate meticolosamente e ironicamente per aneddoti da Peter Greenaway nella videoinstallazione per Bologna 2000. Nel settembre 2007 si terrà il convegno organizzato da IFHP sul futuro delle città; premessa e argomento principale è che il 51% della popolazione mondiale vive nel territorio urbanizzato: occorre pensare a nuovi modelli urbani basati sulla densificazione delle città piuttosto che ad un ulteriore consumo del territorio. La Bologna contemporanea si trova costantemente a fronteggiare due atavici problemi di difficile soluzione nel suo centro storico: la popolazione studentesca e la carenza di posti auto per i residenti. Che relazione sussiste tra loro? Towers! è un progetto che prevede la realizzazione di micro-torri in centro storico, collocabili sul perimetro degli isolati o (dove lo spazio lo consenta) nelle corti interne, i cui usi previsti principali sono: _ parcheggi meccanizzati verticali a servizio dell’isolato (o posti auto a pagamento) _ residenze per studenti altri usi potenziali possono essere: _ bed&breakfast o residence _ uffici temporanei-foresterie La dimensione e l’altezza di queste microtorri ha un range variabile dai 50 ai 100 mq di superficie base e fino a 60 m in altezza. Energy saving: il rivestimento esterno delle torri è in parte a verde e in parte a vetri con film fotovoltaici, tutti gli ascensori sono dotati di sistemi di recupero energetico durante la fase di discesa (attraverso piezo sensori) e le parti dedicate agli alloggi hanno una vasca per il recupero dell’acqua piovana. La potenzialità utile dei posti auto dipende, oltre che dal n. di posti auto per livello e dal n. di livelli di parcheggio previsti, dai tempi di accesso e uso; in questi casi l’altezza di 60m (circa 90 posti auto con 4 posti auto per livello) è un limite superiore difficilmente raggiungibile. Gli alloggi per studenti possono essere su uno o tre livelli; in quest’ultimo caso uno spazio per le attività condivise è situato tra due alloggi personali e collegato agli stessi da scale indipendenti. La città ritrova le proprie torri dimenticate, le quali da simbolo di potere (cioè esclusive, solo per pochi) divengono decongestionatori per il traffico e il costante bisogno di alloggi. Towers è una visione e un progetto insieme, ma la distanza tra l’una e l’altro è più breve di quanto si pensi.
2007
Alessio Erioli (2007). Towers!.
Alessio Erioli
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