Il progetto è una lente che deforma e informa la realtà Bologna, intesa come realtà metropolitana la cui geografia è estesa fino alla provincia (e oltre), vive un momento di intensa metamorfosi. E l’Università guarda alla città: guarda, immagina, modella e progetta. Poiché immaginare è modellare (creare un modello) e progettare è in-formare (dare forma) o de-formare (cambiare forma) la realtà. Vi guarda da sempre, poiché nella città è nata e cresciuta, ne coglie gli aspetti reali e cerca di immaginare strategie per gli sviluppi futuri.. Attraverso i progetti la città rivela potenzialità inattese, contaminazioni e collisioni culturali impreviste attraverso scenari diversi da quelli abituali. Quelli presenti in questa mostra, frutto del lavoro degli studenti di Ingegneria Edile-Architettura e della ricerca del gruppo docente di Architettura e Composizione Architettonica 3 (Ar.Ca 3) in accordo con le istituzioni (con le quali si sono concordati i luoghi di intervento), focalizzano il tema sul progetto contemporaneo, che parte da una visione sistemica e “aperta” della città, lontano da stilemi formali e rigidità pianificatorie, un progetto che punta anzitutto sulle relazioni sociali e ambientali, sugli spazi di vita collettivi (privati e/o pubblici) e sugli spazi “dimenticati” o residuali dell’habitat urbano, che si estende alla qualità di vita intesa come ventaglio di opportunità, senza confini di sorta: di scala (dal territorio all’urban-design) e di tempo (realtà permanenti, temporanee, eventi…). Spaziano dal delicato inserto che sembra essere sempre appartenuto al luogo alle visioni che, anche in contraddizione a regole precostituite, ricercano un modello di qualità di vita forse difficilmente attuabile ma verso cui guardare con attenzione per recuperare un vero senso di appartenenza alla civitas.
A. Erioli (2007). UniverCity - La città immaginata dall'Università attarverso i progetti.
UniverCity - La città immaginata dall'Università attarverso i progetti
ERIOLI, ALESSIO
2007
Abstract
Il progetto è una lente che deforma e informa la realtà Bologna, intesa come realtà metropolitana la cui geografia è estesa fino alla provincia (e oltre), vive un momento di intensa metamorfosi. E l’Università guarda alla città: guarda, immagina, modella e progetta. Poiché immaginare è modellare (creare un modello) e progettare è in-formare (dare forma) o de-formare (cambiare forma) la realtà. Vi guarda da sempre, poiché nella città è nata e cresciuta, ne coglie gli aspetti reali e cerca di immaginare strategie per gli sviluppi futuri.. Attraverso i progetti la città rivela potenzialità inattese, contaminazioni e collisioni culturali impreviste attraverso scenari diversi da quelli abituali. Quelli presenti in questa mostra, frutto del lavoro degli studenti di Ingegneria Edile-Architettura e della ricerca del gruppo docente di Architettura e Composizione Architettonica 3 (Ar.Ca 3) in accordo con le istituzioni (con le quali si sono concordati i luoghi di intervento), focalizzano il tema sul progetto contemporaneo, che parte da una visione sistemica e “aperta” della città, lontano da stilemi formali e rigidità pianificatorie, un progetto che punta anzitutto sulle relazioni sociali e ambientali, sugli spazi di vita collettivi (privati e/o pubblici) e sugli spazi “dimenticati” o residuali dell’habitat urbano, che si estende alla qualità di vita intesa come ventaglio di opportunità, senza confini di sorta: di scala (dal territorio all’urban-design) e di tempo (realtà permanenti, temporanee, eventi…). Spaziano dal delicato inserto che sembra essere sempre appartenuto al luogo alle visioni che, anche in contraddizione a regole precostituite, ricercano un modello di qualità di vita forse difficilmente attuabile ma verso cui guardare con attenzione per recuperare un vero senso di appartenenza alla civitas.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.