Il concetto di collaborazione pubblico privata si caratterizza per presentare molteplici traduzioni applicative sul territorio europeo. Come noto, la categoria, affiancata dal termine Public Private Partnerships (PPP) di origine anglosassone, deve la sua fortuna recente all’impulso dell’Unione Europea, la quale si è interessata diffusamente al rapporto collaborativo tra pubblico e privato nell’ultimo decennio, ritenendolo la principale forma moderna di attuazione della politica di sviluppo economico. In realtà, si tratta di una nozione ambigua priva di una definizione unitaria e precisa, tanto a livello nazionale, quanto a livello comunitario, che si è andata sviluppando su impulso delle necessità che, volta per volta, la Pubblica Amministrazione ha dovuto soddisfare. Tuttavia, l’idea comune ad ogni intervento in materia consiste nell’incentivare il soggetto privato ad intervenire nella esecuzione delle funzioni pubbliche, assumendosi parte dei rischi inerenti a tale esecuzione, di modo che ciascuna parte apporti le sue risorse e competenze con il fine di operare nella maniera più efficiente possibile. Sebbene, non sia individuabile una definizione univoca del fenomeno, il presente contributo intende ripercorrere la stagione legislativa dell’Unione Europea sul tema, tentando di ricostruirne l’impostazione e l’intenzione di base, nonché di individuare il quadro normativo fondamentale costituito dai principi del Trattato, con particolare riferimento a quelli di libertà di stabilimento, di libera prestazione di servizi e di concorrenza. In ultimo verranno fornite alcune brevi osservazioni sulle traduzioni applicative del PPP negli ordinamenti nazionali di Italia e Spagna.
Laus, F. (2015). La collaborazione pubblico privata secondo l’impostazione dell’Unione Europea - La colaboraciòn publico privada segùn la Uniòn Europea. Toledo : Red Internacional de Derecho Europeo.
La collaborazione pubblico privata secondo l’impostazione dell’Unione Europea - La colaboraciòn publico privada segùn la Uniòn Europea
LAUS, FEDERICO
2015
Abstract
Il concetto di collaborazione pubblico privata si caratterizza per presentare molteplici traduzioni applicative sul territorio europeo. Come noto, la categoria, affiancata dal termine Public Private Partnerships (PPP) di origine anglosassone, deve la sua fortuna recente all’impulso dell’Unione Europea, la quale si è interessata diffusamente al rapporto collaborativo tra pubblico e privato nell’ultimo decennio, ritenendolo la principale forma moderna di attuazione della politica di sviluppo economico. In realtà, si tratta di una nozione ambigua priva di una definizione unitaria e precisa, tanto a livello nazionale, quanto a livello comunitario, che si è andata sviluppando su impulso delle necessità che, volta per volta, la Pubblica Amministrazione ha dovuto soddisfare. Tuttavia, l’idea comune ad ogni intervento in materia consiste nell’incentivare il soggetto privato ad intervenire nella esecuzione delle funzioni pubbliche, assumendosi parte dei rischi inerenti a tale esecuzione, di modo che ciascuna parte apporti le sue risorse e competenze con il fine di operare nella maniera più efficiente possibile. Sebbene, non sia individuabile una definizione univoca del fenomeno, il presente contributo intende ripercorrere la stagione legislativa dell’Unione Europea sul tema, tentando di ricostruirne l’impostazione e l’intenzione di base, nonché di individuare il quadro normativo fondamentale costituito dai principi del Trattato, con particolare riferimento a quelli di libertà di stabilimento, di libera prestazione di servizi e di concorrenza. In ultimo verranno fornite alcune brevi osservazioni sulle traduzioni applicative del PPP negli ordinamenti nazionali di Italia e Spagna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.