L’evidenza etnolinguistica e paleoantropologica di uno sciamanesimo preistorico getta una nuova luce sul problema di Homo loquens in quanto Homo poeta. Dobbiamo riconoscere che fin dalle nostre origini guardiamo e interpretiamo il mondo attraverso una capacità di produrre immaginario che è immediatamente riconoscibile, in epoca storica e moderna, nelle figure dei poeti. Quando riflettiamo sulle origini della nostra civiltà siamo costretti a fare i conti, già dalla preistoria, con questa sua natura, spesso rimossa ma ancora riconoscibile. Da Blombos Cave a Chandigarh, da Santiago de Compostela a Baghdad, è forse ai poeti che spetterà di nuovo creare immagini e cartografie per l’uomo smarrito che nasce dopo il post-moderno.
Benozzo, F. (2015). Homo poeta. Il segreto sciamanico dell'Eurasia. Alessandria : Edizioni dell'Orso.
Homo poeta. Il segreto sciamanico dell'Eurasia
BENOZZO, FRANCESCO
2015
Abstract
L’evidenza etnolinguistica e paleoantropologica di uno sciamanesimo preistorico getta una nuova luce sul problema di Homo loquens in quanto Homo poeta. Dobbiamo riconoscere che fin dalle nostre origini guardiamo e interpretiamo il mondo attraverso una capacità di produrre immaginario che è immediatamente riconoscibile, in epoca storica e moderna, nelle figure dei poeti. Quando riflettiamo sulle origini della nostra civiltà siamo costretti a fare i conti, già dalla preistoria, con questa sua natura, spesso rimossa ma ancora riconoscibile. Da Blombos Cave a Chandigarh, da Santiago de Compostela a Baghdad, è forse ai poeti che spetterà di nuovo creare immagini e cartografie per l’uomo smarrito che nasce dopo il post-moderno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.