Il saggio, scritto a quattro mani, affronta alcuni aspetti riguardanti le tipologie e le funzioni delle tavole dipinte a Bologna da Simone di Filippo (Bologna, documentato dal 1354 - morto nel 1399), detto ‘dei Crocifissi’, e Jacopo di Paolo (Bologna, documentato dal 1371 al 1429). Ciò che ne emerge è una varietà di atteggiamenti che sfugge a una classificazione troppo vincolante e schematica, con una varietà di riferimenti da Firenze a Venezia al mondo gotico nord europeo. Nello specifico, la parte redatta da del Monaco riguarda la produzione di Simone, prevalentemente volta a una destinazione devozionale, ovvero rispondente al bisogno d’immagini che favorissero un rapporto personale con il sacro nelle pratiche di preghiera e di meditazione individuali e collettive. Le inconfondibili forme ampie e massicce e l’espressività semplice e diretta delle opere di Simone a partire dalla fine degli anni sessanta si motivano proprio in virtù di un’efficacia comunicativa per la meditazione devota. Ad esempio sono portati i dipinti presenti in mostra, tra cui soprattutto la Pietà Elthinl, notevole per l’iconografia mariana della ‘spada della compassione’.
Forme della devozione a Bologna tra XIV e XV secolo
MASSACCESI, FABIO
2012
Abstract
Il saggio, scritto a quattro mani, affronta alcuni aspetti riguardanti le tipologie e le funzioni delle tavole dipinte a Bologna da Simone di Filippo (Bologna, documentato dal 1354 - morto nel 1399), detto ‘dei Crocifissi’, e Jacopo di Paolo (Bologna, documentato dal 1371 al 1429). Ciò che ne emerge è una varietà di atteggiamenti che sfugge a una classificazione troppo vincolante e schematica, con una varietà di riferimenti da Firenze a Venezia al mondo gotico nord europeo. Nello specifico, la parte redatta da del Monaco riguarda la produzione di Simone, prevalentemente volta a una destinazione devozionale, ovvero rispondente al bisogno d’immagini che favorissero un rapporto personale con il sacro nelle pratiche di preghiera e di meditazione individuali e collettive. Le inconfondibili forme ampie e massicce e l’espressività semplice e diretta delle opere di Simone a partire dalla fine degli anni sessanta si motivano proprio in virtù di un’efficacia comunicativa per la meditazione devota. Ad esempio sono portati i dipinti presenti in mostra, tra cui soprattutto la Pietà Elthinl, notevole per l’iconografia mariana della ‘spada della compassione’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.