Prima degli imponenti lavori di bonifica integrale, condotti a partire dal 1873 e poi, più intensamente, fra gli anni 1920 e 1960, quasi la metà del territorio ferrarese (circa 88.000 ettari dei complessivi 232.200 di superficie totale) era occupata da zone vallive o terreni paludosi e acquitrinosi. A questi andavano aggiunti i 49.000 ettari delle Valli di Comacchio – oggi ridotte ad appena 17.000 ettari – che rappresentavano una delle più grandi regioni umide d’Europa.
Proto, M. (2012). Valli e paludi. Ferrara : Istituto di Storia contemporanea di Ferrara.
Valli e paludi
PROTO, MATTEO
2012
Abstract
Prima degli imponenti lavori di bonifica integrale, condotti a partire dal 1873 e poi, più intensamente, fra gli anni 1920 e 1960, quasi la metà del territorio ferrarese (circa 88.000 ettari dei complessivi 232.200 di superficie totale) era occupata da zone vallive o terreni paludosi e acquitrinosi. A questi andavano aggiunti i 49.000 ettari delle Valli di Comacchio – oggi ridotte ad appena 17.000 ettari – che rappresentavano una delle più grandi regioni umide d’Europa.File in questo prodotto:
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