Le relazioni tra la Siria e le due Germanie tra il 1963 e il 1970 offrono un punto di vista privilegiato per verificare quanto le dinamiche della Guerra Fredda influenzarono i processi politici in corso nel Paese arabo. Nello specifico, se e come i gruppi dirigenti del Partito Ba‘th accolsero i modelli istituzionali ed economici offerti dai due “campioni” del conflitto bipolare, e al contempo, quanto questi ultimi riuscirono a penetrare e radicarsi nel contesto siriano. Da un lato, la Siria era un Paese in piena trasformazione politica ed economica, in cui i dirigenti del Ba‘th si presentavano come sostenitori di quel processo di modernizzazione radicale che avrebbe dovuto svilupparne appieno le potenzialità umane e naturali. Dall’altro, le due Germanie erano entrambe Paesi industriali intenti sia a consolidare le rispettive presenze in Medio Oriente sia a proporsi come modelli alternativi di modernizzazione. Diplomazia, economia e riforma istituzionale furono le tre dimensioni che si intrecciarono per costruire relazioni di cooperazione e conflitto: una trama di processi ed eventi nella quale i dirigenti del Paese arabo sfruttarono appieno i margini di manovra offerti dalla competizione della “Guerra Fredda tedesca”; un trama di processi in cui Berlino, a differenza di Bonn, riuscì ad accreditarsi come partner politico, e a contribuire alla costruzione delle istituzioni formali di un regime ba‘thista ancora in fase di consolidamento.
Trentin, M. (2015). La Guerra Fredda tedesca in Siria Diplomazia, economia e politica, 1963-1970. Padova : CLEUP.
La Guerra Fredda tedesca in Siria Diplomazia, economia e politica, 1963-1970
TRENTIN, MASSIMILIANO
2015
Abstract
Le relazioni tra la Siria e le due Germanie tra il 1963 e il 1970 offrono un punto di vista privilegiato per verificare quanto le dinamiche della Guerra Fredda influenzarono i processi politici in corso nel Paese arabo. Nello specifico, se e come i gruppi dirigenti del Partito Ba‘th accolsero i modelli istituzionali ed economici offerti dai due “campioni” del conflitto bipolare, e al contempo, quanto questi ultimi riuscirono a penetrare e radicarsi nel contesto siriano. Da un lato, la Siria era un Paese in piena trasformazione politica ed economica, in cui i dirigenti del Ba‘th si presentavano come sostenitori di quel processo di modernizzazione radicale che avrebbe dovuto svilupparne appieno le potenzialità umane e naturali. Dall’altro, le due Germanie erano entrambe Paesi industriali intenti sia a consolidare le rispettive presenze in Medio Oriente sia a proporsi come modelli alternativi di modernizzazione. Diplomazia, economia e riforma istituzionale furono le tre dimensioni che si intrecciarono per costruire relazioni di cooperazione e conflitto: una trama di processi ed eventi nella quale i dirigenti del Paese arabo sfruttarono appieno i margini di manovra offerti dalla competizione della “Guerra Fredda tedesca”; un trama di processi in cui Berlino, a differenza di Bonn, riuscì ad accreditarsi come partner politico, e a contribuire alla costruzione delle istituzioni formali di un regime ba‘thista ancora in fase di consolidamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.