Un Leviatano suo malgrado: stato e nazione negli Stati Uniti tra guerra civile e ascesa mondiale

Il tema della “efficiency” era stato a lungo oggetto del dibattito politico ed intellettuale che aveva caratterizzato la “crisi di fine secolo” nel contesto della circolazione di modelli, esperienze e riflessioni che avevano popolato lo spazio transatlantico e in particolare lo “Atlantic crossings” tra Stati Uniti ed Europa . Modernizzazione economica e sociale da un lato e modernizzazione politica dall’altro costituivano i due tasselli della necessità di ripensare lo stato e le sue funzioni a fronte dell’emergere di nuovi soggetti economici e sociali e delle istanze poste da processi di trasformazione legati alla seconda rivoluzione industriale e tecnologica che stavano mettendo in soffitta sia il “government by discussion” europeo sia quello che Stephen Skowronek avrebbe definito come “the state of courts and parties”, un modello che era stato a lungo considerato irriducibile all’esperienza della statualità europea. Agli inizi del ‘900, alla vigilia dell’entrata nella prima guerra mondiale come potenza emergente nello spazio internazionale, lo stato americano sembrava, invece, cominciare a intraprendere un percorso che avvicinava l’esperienza americana a quella europea.