La questione del follow-up oncologico è un argomento ancora molto dibattuto. La conoscenza della storia naturale del tumore, l’effetto di strategie di cura sempre più affidabili, la accettabilità, la efficacia diagnostica, la sicurezza degli strumenti ed i costi sono i principali fattori in gioco per garantire la efficacia di programmi di sorveglianza. E purtroppo questi fattori non sono completamente conosciuti. L’incertezza ha ricadute etiche e psicologiche. Se non siamo sicuri di quanto un follow-up possa modificare l’outcome di un paziente che ha avuto il cancro, vi è da chiedersi come possiamo sostenerne la opportunità, stressare le indicazioni, togliere le incertezze e rendere sicuro l’approccio da parte del paziente. Eppure i programmi di sorveglianza sono di fatto applicati per tutti coloro che hanno avuto un tumore. In un contesto in cui ci sono diversi dubbi, poche certezze, ma una buona dose di potenziale efficacia è particolarmente necessario analizzare criticamente tutte le implicazioni di un programma di follow-up del cancro cercando di arrivare ad un razionale di scelte il più vicino possibile a quanto sappiamo. Questo volume vuole dare un contributo alla conoscenza delle basi tecniche su cui poggiare un programma di sorveglianza in oncologia, non solo per sostenere la ricerca di una omogeneità di proposte ma anche per ridurre il rischio di prendere decisioni che possono portare a soluzioni sbilanciate in termini di costi-efficacia e non di rado attivate per accondiscendere alle richieste di paziente e famiglia, quando non per calmare insicurezze personali.

Follow-up in oncologia

BRANDI, GIOVANNI
2015

Abstract

La questione del follow-up oncologico è un argomento ancora molto dibattuto. La conoscenza della storia naturale del tumore, l’effetto di strategie di cura sempre più affidabili, la accettabilità, la efficacia diagnostica, la sicurezza degli strumenti ed i costi sono i principali fattori in gioco per garantire la efficacia di programmi di sorveglianza. E purtroppo questi fattori non sono completamente conosciuti. L’incertezza ha ricadute etiche e psicologiche. Se non siamo sicuri di quanto un follow-up possa modificare l’outcome di un paziente che ha avuto il cancro, vi è da chiedersi come possiamo sostenerne la opportunità, stressare le indicazioni, togliere le incertezze e rendere sicuro l’approccio da parte del paziente. Eppure i programmi di sorveglianza sono di fatto applicati per tutti coloro che hanno avuto un tumore. In un contesto in cui ci sono diversi dubbi, poche certezze, ma una buona dose di potenziale efficacia è particolarmente necessario analizzare criticamente tutte le implicazioni di un programma di follow-up del cancro cercando di arrivare ad un razionale di scelte il più vicino possibile a quanto sappiamo. Questo volume vuole dare un contributo alla conoscenza delle basi tecniche su cui poggiare un programma di sorveglianza in oncologia, non solo per sostenere la ricerca di una omogeneità di proposte ma anche per ridurre il rischio di prendere decisioni che possono portare a soluzioni sbilanciate in termini di costi-efficacia e non di rado attivate per accondiscendere alle richieste di paziente e famiglia, quando non per calmare insicurezze personali.
2015
368
978-88-6923-007-3
Brandi, Giovanni
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