Il lavoro comprende uno studio linguistico dell’aggettivo greco DIPTYCHOS , in particolare per quanto riguarda il suo valore sostantivato di «tavoletta» (§ 2), deii corrispondenti latini (§ 3), prima dell’ingresso del prestito diptychum, specializzatosi nel IV secolo per indicare i dittici eburnei (§ 4). Vengono poi esaminate presenze e influsso dei dittici nella poesia di Claudiano (forse da identificare con il poeta rappresentato nel dittico detto “del poeta e della Musa”), al di là della presenza stessa del sostantivo diptychum (§ 5). Si seguοno infine in alcuni autori cristiani le evoluzioni del termine e le sue risemantizzazioni, che si accompagnano ad una evoluzione funzionale, ovvero in alcuni casi, ad un riuso rituale dei dittici nella liturgia cristiana (§ 6-7).
Titolo: | «Diptycha ex ebore»: osservazioni per uno studio lessicale |
Autore/i: | CITTI, FRANCESCO; ZIOSI, ANTONIO |
Autore/i Unibo: | |
Anno: | 2007 |
Titolo del libro: | Eburnea diptycha. I dittici d’avorio tra Antichità e Medioevo |
Pagina iniziale: | 45 |
Pagina finale: | 71 |
Abstract: | Il lavoro comprende uno studio linguistico dell’aggettivo greco DIPTYCHOS , in particolare per quanto riguarda il suo valore sostantivato di «tavoletta» (§ 2), deii corrispondenti latini (§ 3), prima dell’ingresso del prestito diptychum, specializzatosi nel IV secolo per indicare i dittici eburnei (§ 4). Vengono poi esaminate presenze e influsso dei dittici nella poesia di Claudiano (forse da identificare con il poeta rappresentato nel dittico detto “del poeta e della Musa”), al di là della presenza stessa del sostantivo diptychum (§ 5). Si seguοno infine in alcuni autori cristiani le evoluzioni del termine e le sue risemantizzazioni, che si accompagnano ad una evoluzione funzionale, ovvero in alcuni casi, ad un riuso rituale dei dittici nella liturgia cristiana (§ 6-7). |
Data prodotto definitivo in UGOV: | 10-dic-2007 |
Data stato definitivo: | 23-lug-2017 |
Appare nelle tipologie: | 2.01 Capitolo / saggio in libro |