Integrare, in elementi della struttura o dell’involucro, i condotti di vari impianti per ottenere organismi complessi è una soluzione che Le Corbusier inizia a sperimentare sin dalle sue prime opere, dalla vetrata del living room della villa Schowb, che ospita i tubi del riscaldamento diventando una “surface neutre” , al pilastro forato per funzionare anche da pluviale, nel progetto di Maisons en série pour artisans. Il saggio ripercorre le diverse opere di Le Corbusier nelle quali questa integrazione degli impianti assume dimensioni e significati sempre più cruciali, a partire dalla fine degli anni Venti, quando Le Corbusier inizia a studiare e sperimentare un tipo di solaio concepito come superficie tecnologica integrata nel sistema di riscaldamento e raffreddamento, sino alle sue ultime realizzazioni in "béton brut”. Nella Unité d'Habitation di Marsiglia, con il sistema delle due piattaforme (quella al pianterreno su pilotis cavi e quella della copertura piana con i camini di ventilazione), Le Corbusier arriva ad una delle forme più compiute della sua integrazione di struttura e impianti, anche grazie alla plasticità del materiale.

Anna Rosellini (2012). Les plates-formes de Le Corbusier. Lausanne : Presses polytechniques et universitaires romandes (PPUR).

Les plates-formes de Le Corbusier

ROSELLINI, ANNA
2012

Abstract

Integrare, in elementi della struttura o dell’involucro, i condotti di vari impianti per ottenere organismi complessi è una soluzione che Le Corbusier inizia a sperimentare sin dalle sue prime opere, dalla vetrata del living room della villa Schowb, che ospita i tubi del riscaldamento diventando una “surface neutre” , al pilastro forato per funzionare anche da pluviale, nel progetto di Maisons en série pour artisans. Il saggio ripercorre le diverse opere di Le Corbusier nelle quali questa integrazione degli impianti assume dimensioni e significati sempre più cruciali, a partire dalla fine degli anni Venti, quando Le Corbusier inizia a studiare e sperimentare un tipo di solaio concepito come superficie tecnologica integrata nel sistema di riscaldamento e raffreddamento, sino alle sue ultime realizzazioni in "béton brut”. Nella Unité d'Habitation di Marsiglia, con il sistema delle due piattaforme (quella al pianterreno su pilotis cavi e quella della copertura piana con i camini di ventilazione), Le Corbusier arriva ad una delle forme più compiute della sua integrazione di struttura e impianti, anche grazie alla plasticità del materiale.
2012
L’architrave, le plancher, la plate-forme. Nouvelle histoire de la construction
741
750
Anna Rosellini (2012). Les plates-formes de Le Corbusier. Lausanne : Presses polytechniques et universitaires romandes (PPUR).
Anna Rosellini
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