Il 2004 appare un anno privo di cambiamenti profondi. Come mostrano i saggi raccolti nel volume, ci sono almeno tre ragioni che giustificano questa considerazione. Innanzitutto, anche nel 2004 la transizione iniziata dal sistema politico italiano a partire dai primi anni ’90 non ha dato segno di arrivare ad un punto fermo. Se, per definizione, la conclusione di questo processo richiede un mutamento costituzionale che, per essere duraturo, sia sufficientemente accettato, allora le proposte di riforma costituzionale del governo non sembrano possedere questo requisito. Non solo ci si domanda ancora, alla fine dell’anno, se le proposte saranno in grado di completare l’iter parlamentare prima della fine della legislatura ma, anche se lo saranno, è improbabile che il processo di mutamento costituzionale possa essere considerato concluso. In secondo luogo, anche senza considerare le regole del gioco, il gioco stesso ha segnato pochi passi avanti, dato che i veti incrociati hanno fatto sì che anche le riforme in materie diverse da quelle costituzionali siano state perseguite ma non concluse (con l’eccezione rilevante delle pensioni). Terzo, non c’è stato alcun passo avanti nelle fortune politiche delle due coalizioni, che sembrano alla fine dell’anno ancora appaiate, come peraltro sembravano già all’inizio.

Introduzione. 2004: un anno di attesa?

GUARNIERI CALBO CROTTA, CARLO ANTONIO;
2005

Abstract

Il 2004 appare un anno privo di cambiamenti profondi. Come mostrano i saggi raccolti nel volume, ci sono almeno tre ragioni che giustificano questa considerazione. Innanzitutto, anche nel 2004 la transizione iniziata dal sistema politico italiano a partire dai primi anni ’90 non ha dato segno di arrivare ad un punto fermo. Se, per definizione, la conclusione di questo processo richiede un mutamento costituzionale che, per essere duraturo, sia sufficientemente accettato, allora le proposte di riforma costituzionale del governo non sembrano possedere questo requisito. Non solo ci si domanda ancora, alla fine dell’anno, se le proposte saranno in grado di completare l’iter parlamentare prima della fine della legislatura ma, anche se lo saranno, è improbabile che il processo di mutamento costituzionale possa essere considerato concluso. In secondo luogo, anche senza considerare le regole del gioco, il gioco stesso ha segnato pochi passi avanti, dato che i veti incrociati hanno fatto sì che anche le riforme in materie diverse da quelle costituzionali siano state perseguite ma non concluse (con l’eccezione rilevante delle pensioni). Terzo, non c’è stato alcun passo avanti nelle fortune politiche delle due coalizioni, che sembrano alla fine dell’anno ancora appaiate, come peraltro sembravano già all’inizio.
2005
Politica in Italia. I fatti dell'anno e le interpretazioni
41
59
C. Guarnieri; J. Newell
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