Francia: bipolarismo a formato variabile

Il saggio illustra la genesi e l'organizzazione dei partiti e l'evoluzione del sistema partitico nella Francia della V Repubblica. In particolare, relativamente alle organizzazioni partitiche mostra come la presidenzializzazione dei partiti abbia investito le formazioni maggiori, ponendo attenzione ai vincoli istituzionali che hanno favorito tale fenomeno. Relativamente al sistema partitico, analizza le modalità attraverso le quali esso si è strutturato e consolidato in senso bipolare, mostrando i cambiamenti nella morfologia dell'assetto bipolare a partire dal 1958; anche in questo caso i i vincoli istituzionali (sistemi elettorali ai diversi livelli e sistema di governo) sono presi in considerazione per fornire una spiegazione della particolare evoluzione (sino ai cambiamenti più recenti) del sistema partitico francese. Organizzazione dei partiti e natura del sistema partitico, infine, sono stati posti in relazione tra loro, nel grado in cui è apparso evidente il legame esistente tra presidenzializzazione dei partiti e semplificazione del sistema. Una semplificazione che ha portato taluni autori a parlare dell'affermazione in Francia di un assetto sostanzialmente bipartitico, e che purtuttavia trova un limite nella persistenza di formazioni minori, ancorché prevalentemente rappresentate non a livello nazionale ma nelle assemblee regionali e locali (o nel parlamento europeo). Un fenomeno, quest'ultimo, che è stato attribuito sia alle opportunità di "promozione" e negoziazione offerte dai primi turni delle elezioni legislative e presidenziali, sia al carattere proporzionali delle elezioni per il Parlamento europeo e per le assemblee regionali e locali.