Il capitolo descrive i risultati di una ricerca condotta indagare la diffusione degli episodi di bullismo/prepotenze tra gli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado del territorio di Santarcangelo, focalizzando l’attenzione su entrambi i contesti nei quali il fenomeno viene tipicamente rilevato (contesto scolastico e internet o cyberbullismo). Obiettivi più specifici erano verificare: a)se la diffusione degli episodi di prepotenze/bullismo varia in relazione al genere e all’età dei ragazzi e se l’avere origini non italiane rappresenti un fattore di vulnerabilità rispetto alla vittimizzazione; b) nel caso del bullismo a scuola, in che misura i comportamenti degli “astanti” (coetanei e/o dagli insegnanti) in presenza di episodi di bullismo (es. sostegno ai bulli e alle vittime) sono in relazione con la frequenza degli episodi osservati e/o subiti; c)se la percezione di un buon clima scolastico e il senso di appartenenza alla scuola producano effetti protettivi rispetto alle prepotenze e alle prevaricazioni (subite/perpetrate); d) in relazione al cyberbullismo, la relazione tra questo fenomeno e la frequenza/intensità d’uso del web e l’atteggiamento dei genitori rispetto a tale uso; e) Infine, si voleva verificare la relazione fra l’avere subito e l’avere messo in atto prepotenze e prevaricazioni nei confronti dei propri pari e il benessere psicosociale.
E. Cicognani, C. Albanesi (2015). Il fenomeno delle prepotenze a scuola e sul web. Santarcangelo di Romagna (RN) : Maggioli Editore.
Il fenomeno delle prepotenze a scuola e sul web
CICOGNANI, ELVIRA;ALBANESI, CINZIA
2015
Abstract
Il capitolo descrive i risultati di una ricerca condotta indagare la diffusione degli episodi di bullismo/prepotenze tra gli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado del territorio di Santarcangelo, focalizzando l’attenzione su entrambi i contesti nei quali il fenomeno viene tipicamente rilevato (contesto scolastico e internet o cyberbullismo). Obiettivi più specifici erano verificare: a)se la diffusione degli episodi di prepotenze/bullismo varia in relazione al genere e all’età dei ragazzi e se l’avere origini non italiane rappresenti un fattore di vulnerabilità rispetto alla vittimizzazione; b) nel caso del bullismo a scuola, in che misura i comportamenti degli “astanti” (coetanei e/o dagli insegnanti) in presenza di episodi di bullismo (es. sostegno ai bulli e alle vittime) sono in relazione con la frequenza degli episodi osservati e/o subiti; c)se la percezione di un buon clima scolastico e il senso di appartenenza alla scuola producano effetti protettivi rispetto alle prepotenze e alle prevaricazioni (subite/perpetrate); d) in relazione al cyberbullismo, la relazione tra questo fenomeno e la frequenza/intensità d’uso del web e l’atteggiamento dei genitori rispetto a tale uso; e) Infine, si voleva verificare la relazione fra l’avere subito e l’avere messo in atto prepotenze e prevaricazioni nei confronti dei propri pari e il benessere psicosociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.