La breve presentazione si propone di illustrare criticamente il modo espositivo grafico con cui è stata condotta la ricerca illustrata nel testo. In particolare è trattata la questione dei modelli come mezzi di restituzione di rilievi d'architettura, questione complessa che richiede - come nel testo presentato - una soluzione rigorosa. Se il disegno dell’esistente, in quanto forma interpretativa, è essenziale nella loro analisi; la rappresentazione digitale poi si presenta a noi come mezzo passibile all’esplorazione secondo una duplice direzione. Al di là dell’argomento in sé in modo analogo alle tecniche tradizionali, il paradigma digitale si offre anche come mezzo di verifica di metodi che offrono nuova materia allo spazio, al tempo, al casuale contrapposto al sequenziale, all’integrazione di forme espositive e figurative differenti, sorta di Giano bifronte in cui la conoscenza dipende anche dal grado di autocoscienza. A questo lavoro, che abbisognava sempre di una duplice interpretazione e di una duplice interpretabilità, è stato deciso di dare uno svolgimento secondo un metodo rigoroso e noto per evitare equivoci e dilatazioni fuorvianti, un metodo che se da un lato ha consentito di agganciarsi perfettamente alla tradizione della rappresentazione rendendo le immagini facilmente interpretabili, dall’altro ha permesso nuovi sviluppi cambiando il mezzo.
Presentazione / M.Gaiani. - STAMPA. - (2006), pp. 13-19.
Presentazione
GAIANI, MARCO
2006
Abstract
La breve presentazione si propone di illustrare criticamente il modo espositivo grafico con cui è stata condotta la ricerca illustrata nel testo. In particolare è trattata la questione dei modelli come mezzi di restituzione di rilievi d'architettura, questione complessa che richiede - come nel testo presentato - una soluzione rigorosa. Se il disegno dell’esistente, in quanto forma interpretativa, è essenziale nella loro analisi; la rappresentazione digitale poi si presenta a noi come mezzo passibile all’esplorazione secondo una duplice direzione. Al di là dell’argomento in sé in modo analogo alle tecniche tradizionali, il paradigma digitale si offre anche come mezzo di verifica di metodi che offrono nuova materia allo spazio, al tempo, al casuale contrapposto al sequenziale, all’integrazione di forme espositive e figurative differenti, sorta di Giano bifronte in cui la conoscenza dipende anche dal grado di autocoscienza. A questo lavoro, che abbisognava sempre di una duplice interpretazione e di una duplice interpretabilità, è stato deciso di dare uno svolgimento secondo un metodo rigoroso e noto per evitare equivoci e dilatazioni fuorvianti, un metodo che se da un lato ha consentito di agganciarsi perfettamente alla tradizione della rappresentazione rendendo le immagini facilmente interpretabili, dall’altro ha permesso nuovi sviluppi cambiando il mezzo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.