Formare alla pratica del disegno vuol dire comprendere lo spazio al fine della sua traduzione in un codice grafico; esplorando i metodi di rappresentazione e praticando le tecniche grafiche il disegno può così comunicare i suoi caratteri visuali ed estetici, spesso tra i più dimenticati. La tradizione del “disegno dal vero”, fondamentalmente un’esperienza filtrata dai sensi, è oggi accompagnata (ma ancora non superata) dall’introduzione del “disegno interattivo”, come disponibilità di strumentazione digitale ma anche come impulso all’innovazione dei metodi di rilevamento; pertanto alla pratica del “rilievo diretto” si è sovrapposta la sfida del rilievo assistito. È questa la frontiera sulla quale muoversi per sperimentare, innovare e migliorare i processi “analogici”, ancora non del tutto abbandonati.
G. Amoruso, C. Bartolomei (2007). Carnet di viaggio. Pentedattilo. REGGIO CALABRIA : Università degli Studi di Reggio Calabria.
Carnet di viaggio. Pentedattilo
BARTOLOMEI, CRISTIANA
2007
Abstract
Formare alla pratica del disegno vuol dire comprendere lo spazio al fine della sua traduzione in un codice grafico; esplorando i metodi di rappresentazione e praticando le tecniche grafiche il disegno può così comunicare i suoi caratteri visuali ed estetici, spesso tra i più dimenticati. La tradizione del “disegno dal vero”, fondamentalmente un’esperienza filtrata dai sensi, è oggi accompagnata (ma ancora non superata) dall’introduzione del “disegno interattivo”, come disponibilità di strumentazione digitale ma anche come impulso all’innovazione dei metodi di rilevamento; pertanto alla pratica del “rilievo diretto” si è sovrapposta la sfida del rilievo assistito. È questa la frontiera sulla quale muoversi per sperimentare, innovare e migliorare i processi “analogici”, ancora non del tutto abbandonati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.