La rottura dei paradigmi della contemporaneità obbligano la Pedagogia a prendere atto che le nozioni di differenza, distanziamento, rap-presentazione dell’altro ossia dell’alterità, devono poter essere rielaborate, ri-pensate, ri-costruite in funzione di criteri non più di natura geografica o culturale, ma altresì metodologica ed epistemologica. Il portato del modello educativo ideale del Problematicismo pedagogico è orientato a scardinare quelle chiusure e quelle derive che individuano l’ostacolo principale all’affermarsi di un pensiero aperto, plurale, critico, dialogico e antidogmatico: un pensiero meticcio che si lascia contaminare – senza confondersi nella molteplicità – e capace di inoltrarsi verso gli orizzonti del possibile, consapevole di dover costante-mente superare gli stereotipi e i pregiudizi veicolati dai sistemi culturali stessi. Di qui, la forza della ragione può essere intesa anche come possibilità di andare oltre il già dato, in un altrove dove poter progettare e sperimentare nuovi canoni culturali e nuove modalità di convivenza pacifica, attraversate dalla cifra della problematicità dell’esperienza esistenziale.
M. Gallerani (2007). La pedagogia interculturale tra scelta, progetto, impegno. MILANO : Franco Angeli.
La pedagogia interculturale tra scelta, progetto, impegno
GALLERANI, MANUELA
2007
Abstract
La rottura dei paradigmi della contemporaneità obbligano la Pedagogia a prendere atto che le nozioni di differenza, distanziamento, rap-presentazione dell’altro ossia dell’alterità, devono poter essere rielaborate, ri-pensate, ri-costruite in funzione di criteri non più di natura geografica o culturale, ma altresì metodologica ed epistemologica. Il portato del modello educativo ideale del Problematicismo pedagogico è orientato a scardinare quelle chiusure e quelle derive che individuano l’ostacolo principale all’affermarsi di un pensiero aperto, plurale, critico, dialogico e antidogmatico: un pensiero meticcio che si lascia contaminare – senza confondersi nella molteplicità – e capace di inoltrarsi verso gli orizzonti del possibile, consapevole di dover costante-mente superare gli stereotipi e i pregiudizi veicolati dai sistemi culturali stessi. Di qui, la forza della ragione può essere intesa anche come possibilità di andare oltre il già dato, in un altrove dove poter progettare e sperimentare nuovi canoni culturali e nuove modalità di convivenza pacifica, attraversate dalla cifra della problematicità dell’esperienza esistenziale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.