Si è di solito tentati di vedere negli alleati semplicemente stati che collaborano in vista di un fine condiviso e nelle alleanze una mera unione delle forze contro chi non ne fa parte. Tuttavia, accanto alla dimensione cooperativa e alla proiezione «esterna» coesistono spesso forti elementi di rivalità tra gli alleati: la «causa comune» non esaurisce l'ambito delle loro relazioni, ed essi sono spesso impegnati in manovre più ambigue e più complesse, attraverso le quali l'uno tenta di limitare la libertà di movimento dell'altro. Tali dinamiche, poi, si manifestano in forme e modalità molto diverse tra di loro. Il volume si propone di indagare tanto su questo «lato oscuro» delle alleanze quanto sulle differenti configurazioni in cui esse possono articolarsi. Il lavoro è organizzato in due parti, una teorica, l'altra dedicata a una esemplificazione storica delle tesi avanzate in sede di teoria. Nella prima, dopo avere proposto una concettualizzazione delle alleanze che si discosta da quella tradizionale, viene presentata una tipologia costruita attorno a due criteri ordinatori: i rapporti di forza tra gli alleati e la loro rispettiva posizione sistemica. Ciascuno dei quattro tipi così ottenuti trova poi una illustrazione storica nella seconda parte, nella quale si attinge dalla ricca esperienza della politica internazionale dell'Europa settecentesca. Il volume si chiude con una riflessione finale, nella quale si rivisitano alcune delle ipotesi di partenza e si suggeriscono alcuni spunti sulla trasformazione e sulla fine delle alleanze coerenti con il quadro teorico complessivo.
Cesa M. (2007). Alleati ma rivali. Teoria delle alleanze e politica estera settecentesca. BOLOGNA : il Mulino.
Alleati ma rivali. Teoria delle alleanze e politica estera settecentesca
CESA, MARCO
2007
Abstract
Si è di solito tentati di vedere negli alleati semplicemente stati che collaborano in vista di un fine condiviso e nelle alleanze una mera unione delle forze contro chi non ne fa parte. Tuttavia, accanto alla dimensione cooperativa e alla proiezione «esterna» coesistono spesso forti elementi di rivalità tra gli alleati: la «causa comune» non esaurisce l'ambito delle loro relazioni, ed essi sono spesso impegnati in manovre più ambigue e più complesse, attraverso le quali l'uno tenta di limitare la libertà di movimento dell'altro. Tali dinamiche, poi, si manifestano in forme e modalità molto diverse tra di loro. Il volume si propone di indagare tanto su questo «lato oscuro» delle alleanze quanto sulle differenti configurazioni in cui esse possono articolarsi. Il lavoro è organizzato in due parti, una teorica, l'altra dedicata a una esemplificazione storica delle tesi avanzate in sede di teoria. Nella prima, dopo avere proposto una concettualizzazione delle alleanze che si discosta da quella tradizionale, viene presentata una tipologia costruita attorno a due criteri ordinatori: i rapporti di forza tra gli alleati e la loro rispettiva posizione sistemica. Ciascuno dei quattro tipi così ottenuti trova poi una illustrazione storica nella seconda parte, nella quale si attinge dalla ricca esperienza della politica internazionale dell'Europa settecentesca. Il volume si chiude con una riflessione finale, nella quale si rivisitano alcune delle ipotesi di partenza e si suggeriscono alcuni spunti sulla trasformazione e sulla fine delle alleanze coerenti con il quadro teorico complessivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.