"Nella seconda sezione del volume, dedicata all'edilizia popolare in Europa, con i contributi relativi alle differenti politiche per la casa adottate in Germania, Francia, Spagna e Olanda, Andreina Maahsen-Milan propone un originale studio sul quartiere-città Margarethenhoehe, la prima Gartenstadt tedesca - realizzato nei primi del Novecento a Essen. L'episodio, poco noto alla critica italiana, descrive le paradigmatiche trasfomazoni della città dei Krupp nella Ruhr: il racconto della costruzione di un borgo operaio - in Italia vien da pensare a Crespi d'Adda, ma nel caso tedesco l'insediamento è lontano dagli stabilimenti industriali - nella temperie culturale del socialismo utopico e delle città giardino inglesi, insieme all'applicazione di chiari principi razionali." (dalla presentazione di G. Braghieri). Abstract: Margarethenhöhe, Essen (1906-1934) - Gartenstadt e utopia sociale Per molti versi paradigmatica dell’evoluzione urbana di molte città tedesche - in particolare di quelle che costituiscono il tessuto territoriale della Ruhr - la città di Essen ha più volte mutato nel corso della sua storia la propria struttura fisica e sociale. Da piccola e modesta borgata medievale a capitale dell’acciaio e del carbone, si propone all’avvio del nuovo millennio, come centro di eccellenza nella ricerca scientifica e dell’industriale-design. Sorta nei pressi dell’importante monastero femminile della dinastia degli Ottoni (IX-X sec. d.C.), grazie all’intensivo sfruttamento dei giacimenti minerari e la disponibilità di risorse energetiche di pregio, nel fortunato binomio carbone-acciao, conobbe, a partire dai primi decenni del XIX° secolo uno straordinario accrescimento industriale e abitativo. In quegli anni sempe più numerose imprese industriali avviarono la produzione nel distretto minerario della Ruhr. Tra questi, Friedrich Krupp (1787-1826), il capostipite della dinastia industriale, legò indissolubilmente all’ascesa delle proprie fortune economiche, le sorti della città di Essen. Il richiamo un’imponente flusso di manodopera locale e straniera, incrementava vertiginosamente il numero dei residenti - dalle 3500 anime del 1800 alle 100.000 unità nel 1896 - fece esplodere la questione abitativa, resa drammatica da insostenibili condizioni igienico-sanitarie degli alloggi e da nuove tensioni sociali. Nel 1889, un’ondata di scioperi ai limiti della sommossa popolare, pose la questione operaia sotto la diretta osservazione del cancelliere Otto von Bismarck. Gli industriali accettando di farsi carico del problema abitativo, misero a disposizioni terreni e finanziamenti per la costruzione di alloggi ma come controparte imposero la cessazione di ogni rivendicazione sindacale. Così, tra paternalismo-autoritario e la crescente politicizzazione dei lavoratori si avviava la stagione delle “kolonie” ossia dei quartieri operai di proprietà privata (Arbeiterwohnsiedlungen). La svolta nella progettazione e costruzione dei quartieri operai fu segnata dall’istituzione, nel 1904 del Margarethe-Krupp-Stiftung für Wohnungsfürsorge [Fondazione per l’assistenza residenziale]. Per iniziativa e donazione personale di Margarethe Krupp (1854-1931), vedova dell’industriale Friedrich Alfred Krupp (1852-1902), veniva destinata una superficie collinare di 50 ettari per la costruzione di alloggi a basso costo. Per la prima volta non si trattava di una Siedlung operaia Krupp ma una vera e propria piccola città, aperta all’integrazione sociale e con la presenza di artigiani, impiegati, commercianti ed artisti. La sperimentazione urbana - condotta su progetto dell’architetto Georg Metzendorf (1874-1934) - si proiettava nella dimensione del socialismo utopico, su modello della Garden City ma declinato secondo le esigenze e la tradizione architettonica e costruttiva tedesca. Metzendorf, già esponente di spicco del Werkbund, aveva partecipato attivamente nell’ambito della Kunstkolonie di Darmstadt, alla realizzazione delle Kleinwohnungen, residenze econo...

Margarethenhoehe, Essen (1906-1934). Gartenstadt e utopia sociale nella città dei Krupp / Andreina Milan. - STAMPA. - (2007), pp. 152-163.

Margarethenhoehe, Essen (1906-1934). Gartenstadt e utopia sociale nella città dei Krupp.

MILAN, ANDREINA
2007

Abstract

"Nella seconda sezione del volume, dedicata all'edilizia popolare in Europa, con i contributi relativi alle differenti politiche per la casa adottate in Germania, Francia, Spagna e Olanda, Andreina Maahsen-Milan propone un originale studio sul quartiere-città Margarethenhoehe, la prima Gartenstadt tedesca - realizzato nei primi del Novecento a Essen. L'episodio, poco noto alla critica italiana, descrive le paradigmatiche trasfomazoni della città dei Krupp nella Ruhr: il racconto della costruzione di un borgo operaio - in Italia vien da pensare a Crespi d'Adda, ma nel caso tedesco l'insediamento è lontano dagli stabilimenti industriali - nella temperie culturale del socialismo utopico e delle città giardino inglesi, insieme all'applicazione di chiari principi razionali." (dalla presentazione di G. Braghieri). Abstract: Margarethenhöhe, Essen (1906-1934) - Gartenstadt e utopia sociale Per molti versi paradigmatica dell’evoluzione urbana di molte città tedesche - in particolare di quelle che costituiscono il tessuto territoriale della Ruhr - la città di Essen ha più volte mutato nel corso della sua storia la propria struttura fisica e sociale. Da piccola e modesta borgata medievale a capitale dell’acciaio e del carbone, si propone all’avvio del nuovo millennio, come centro di eccellenza nella ricerca scientifica e dell’industriale-design. Sorta nei pressi dell’importante monastero femminile della dinastia degli Ottoni (IX-X sec. d.C.), grazie all’intensivo sfruttamento dei giacimenti minerari e la disponibilità di risorse energetiche di pregio, nel fortunato binomio carbone-acciao, conobbe, a partire dai primi decenni del XIX° secolo uno straordinario accrescimento industriale e abitativo. In quegli anni sempe più numerose imprese industriali avviarono la produzione nel distretto minerario della Ruhr. Tra questi, Friedrich Krupp (1787-1826), il capostipite della dinastia industriale, legò indissolubilmente all’ascesa delle proprie fortune economiche, le sorti della città di Essen. Il richiamo un’imponente flusso di manodopera locale e straniera, incrementava vertiginosamente il numero dei residenti - dalle 3500 anime del 1800 alle 100.000 unità nel 1896 - fece esplodere la questione abitativa, resa drammatica da insostenibili condizioni igienico-sanitarie degli alloggi e da nuove tensioni sociali. Nel 1889, un’ondata di scioperi ai limiti della sommossa popolare, pose la questione operaia sotto la diretta osservazione del cancelliere Otto von Bismarck. Gli industriali accettando di farsi carico del problema abitativo, misero a disposizioni terreni e finanziamenti per la costruzione di alloggi ma come controparte imposero la cessazione di ogni rivendicazione sindacale. Così, tra paternalismo-autoritario e la crescente politicizzazione dei lavoratori si avviava la stagione delle “kolonie” ossia dei quartieri operai di proprietà privata (Arbeiterwohnsiedlungen). La svolta nella progettazione e costruzione dei quartieri operai fu segnata dall’istituzione, nel 1904 del Margarethe-Krupp-Stiftung für Wohnungsfürsorge [Fondazione per l’assistenza residenziale]. Per iniziativa e donazione personale di Margarethe Krupp (1854-1931), vedova dell’industriale Friedrich Alfred Krupp (1852-1902), veniva destinata una superficie collinare di 50 ettari per la costruzione di alloggi a basso costo. Per la prima volta non si trattava di una Siedlung operaia Krupp ma una vera e propria piccola città, aperta all’integrazione sociale e con la presenza di artigiani, impiegati, commercianti ed artisti. La sperimentazione urbana - condotta su progetto dell’architetto Georg Metzendorf (1874-1934) - si proiettava nella dimensione del socialismo utopico, su modello della Garden City ma declinato secondo le esigenze e la tradizione architettonica e costruttiva tedesca. Metzendorf, già esponente di spicco del Werkbund, aveva partecipato attivamente nell’ambito della Kunstkolonie di Darmstadt, alla realizzazione delle Kleinwohnungen, residenze econo...
2007
I quartieri e le case. Edilizia sociale in Romagna e nell'Europa del XX sec.
152
163
Margarethenhoehe, Essen (1906-1934). Gartenstadt e utopia sociale nella città dei Krupp / Andreina Milan. - STAMPA. - (2007), pp. 152-163.
Andreina Milan
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