Sono state misurate le sollecitazioni trasmesse alla pianta da una vendemmiatrice a scuotimento verticale e sono stati valutati gli effetti sulla resa e sulla qualità della raccolta. La ricerca è stata effettuata su Lambrusco allevato a GDC utilizzando 5 differenti frequenze del battitore (370, 390, 410, 430 e 450 colpi/min). Per ogni regolazione sono state misurate le sollecitazioni sui fili di sostegno e sui tralci delle viti e sono state rilevate la resa e la condizione delle uve raccolte, le perdite di produzione e la defogliazione delle piante. I risultati indicano che l’aumento della frequenza del battitore non determina solo una variazione numerica delle sollecitazioni, ma ne incrementa anche l’intensità. Le alte frequenze, inoltre, migliorano la trasmissione delle vibrazioni dal cordone permanente, dove opera il battitore, ai tralci. Questo comportamento si riflette sul maltrattamento subito dalla pianta e dal prodotto raccolto, con valori crescenti del grado di defogliazione e d’ammostamento all’aumentare della frequenza del battitore. La regolazione del battitore risulta importante anche nel controllo delle perdite di prodotto, con andamenti opposti per le perdite dovute al mancato distacco e per quelle occulte. Il compromesso migliore si ottiene con una frequenza sufficiente a garantire un buon distacco, preferibilmente non completo, senza provocare un eccesso nel grado di ammostamento e di defogliazione, principali cause delle perdite occulte.
F. Pezzi, C. Caprara, F. Bordini, G. Baraldi (2007). Vibrazioni trasmesse alla pianta nella vendemmia meccanica a scuotimento verticale. PONTE DALL'OLIO : vinidea s.r.l..
Vibrazioni trasmesse alla pianta nella vendemmia meccanica a scuotimento verticale
PEZZI, FABIO;CAPRARA, CLAUDIO;BORDINI, FRANCESCO;BARALDI, GUALTIERO
2007
Abstract
Sono state misurate le sollecitazioni trasmesse alla pianta da una vendemmiatrice a scuotimento verticale e sono stati valutati gli effetti sulla resa e sulla qualità della raccolta. La ricerca è stata effettuata su Lambrusco allevato a GDC utilizzando 5 differenti frequenze del battitore (370, 390, 410, 430 e 450 colpi/min). Per ogni regolazione sono state misurate le sollecitazioni sui fili di sostegno e sui tralci delle viti e sono state rilevate la resa e la condizione delle uve raccolte, le perdite di produzione e la defogliazione delle piante. I risultati indicano che l’aumento della frequenza del battitore non determina solo una variazione numerica delle sollecitazioni, ma ne incrementa anche l’intensità. Le alte frequenze, inoltre, migliorano la trasmissione delle vibrazioni dal cordone permanente, dove opera il battitore, ai tralci. Questo comportamento si riflette sul maltrattamento subito dalla pianta e dal prodotto raccolto, con valori crescenti del grado di defogliazione e d’ammostamento all’aumentare della frequenza del battitore. La regolazione del battitore risulta importante anche nel controllo delle perdite di prodotto, con andamenti opposti per le perdite dovute al mancato distacco e per quelle occulte. Il compromesso migliore si ottiene con una frequenza sufficiente a garantire un buon distacco, preferibilmente non completo, senza provocare un eccesso nel grado di ammostamento e di defogliazione, principali cause delle perdite occulte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.