Il capitolo descrive le problematiche psichiche di più frequente riscontro tra i migranti e la loro gestione. La trattazione dei problemi psichici tra i migranti è motivato da almeno tre ragioni: 1) la cura del paziente migrante richiede particolari competenze relazionali, dato che la comunicazione medico-paziente presenta importanti ostacoli e difficoltà; 2) i migranti non sono una categoria diagnostica psichiatrica, tuttavia presentano con frequenza più elevata rispetto alla popolazione nativa alcuni problemi di salute psicofisica; 3) tali problemi richiedono interventi medici e psicosociali specifici, che, sebbene sempre meglio descritti dalla letteratura internazionale, sono ancora carenti in Italia. I disturbi psichici vanno considerati nel più ampio contesto dei problemi sanitari dei migranti. Questi pazienti sono infatti colpiti da malattie da fragilità sociale (patologie odontostomatologiche, respiratorie, ginecologiche, dermatologiche), collegate allo scadente status socio-economico ed al basso livello di integrazione sociale. Inoltre, a fronte di un rapido crescere della popolazione immigrata in Italia, l’acceso alle cure primarie è ancora inadeguato con un eccesso di ricoveri e di interventi in regime di urgenza, costosi e al tempo stesso scarsamente efficaci. A fronte di un insufficiente utilizzo dei servizi territoriali, il pronto soccorso diventa la via di accesso alle cure privilegiata ma tardiva, solo nel momento in cui la patologia non è più controllabile. Risultano infatti a carico dei migranti il 16% dei ricoveri pur rappresentando essi a livello nazionale il 5% della popolazione regolarmente residente. Il grado di accessibilità e fruibilità dei servizi sanitari rappresenta una questione cruciale per la salute del migrante, dipendendo la prima prevalentemente dalla normativa, la seconda dalla capacità “culturale” dei servizi di adeguare le risposte alle necessità dei nuovi utenti. Le Aziende USL hanno istituito programmi specifici, con l’intento di coordinare l’attività dei servizi pubblici con i diversi centri di volontariato e di offrire servizi ed interventi appropriati. In alcuni Servizi di salute mentale sono stati attivati ambulatori dedicati che si avvalgono di psichiatri con competenze transculturali e che collaborano con mediatori culturali e Servizi sociali del Comune. In bibliografia sono riportati una serie di “indirizzi utili” a questo proposito. Un ruolo fondamentale è detenuto dagli interventi di facilitazione di accesso alle cure e di potenziamento delle capacità di diagnosi e cura dei disturbi psicofisici dei migranti in medicina generale. Gli esperti internazionali suggeriscono di promuovere in medicina generale lo sviluppo di abilità diagnostiche, relazionali e gestionali del paziente proveniente da altre culture, attraverso campagne educative mirate e la strutturazione di una collaborazione stretta con i servizi territoriali di salute mentale.

Disturbi Mentali in Medicina Transculturale / I. Tarricone; F. Salvatori. - STAMPA. - (2007), pp. 157-175.

Disturbi Mentali in Medicina Transculturale

TARRICONE, ILARIA;
2007

Abstract

Il capitolo descrive le problematiche psichiche di più frequente riscontro tra i migranti e la loro gestione. La trattazione dei problemi psichici tra i migranti è motivato da almeno tre ragioni: 1) la cura del paziente migrante richiede particolari competenze relazionali, dato che la comunicazione medico-paziente presenta importanti ostacoli e difficoltà; 2) i migranti non sono una categoria diagnostica psichiatrica, tuttavia presentano con frequenza più elevata rispetto alla popolazione nativa alcuni problemi di salute psicofisica; 3) tali problemi richiedono interventi medici e psicosociali specifici, che, sebbene sempre meglio descritti dalla letteratura internazionale, sono ancora carenti in Italia. I disturbi psichici vanno considerati nel più ampio contesto dei problemi sanitari dei migranti. Questi pazienti sono infatti colpiti da malattie da fragilità sociale (patologie odontostomatologiche, respiratorie, ginecologiche, dermatologiche), collegate allo scadente status socio-economico ed al basso livello di integrazione sociale. Inoltre, a fronte di un rapido crescere della popolazione immigrata in Italia, l’acceso alle cure primarie è ancora inadeguato con un eccesso di ricoveri e di interventi in regime di urgenza, costosi e al tempo stesso scarsamente efficaci. A fronte di un insufficiente utilizzo dei servizi territoriali, il pronto soccorso diventa la via di accesso alle cure privilegiata ma tardiva, solo nel momento in cui la patologia non è più controllabile. Risultano infatti a carico dei migranti il 16% dei ricoveri pur rappresentando essi a livello nazionale il 5% della popolazione regolarmente residente. Il grado di accessibilità e fruibilità dei servizi sanitari rappresenta una questione cruciale per la salute del migrante, dipendendo la prima prevalentemente dalla normativa, la seconda dalla capacità “culturale” dei servizi di adeguare le risposte alle necessità dei nuovi utenti. Le Aziende USL hanno istituito programmi specifici, con l’intento di coordinare l’attività dei servizi pubblici con i diversi centri di volontariato e di offrire servizi ed interventi appropriati. In alcuni Servizi di salute mentale sono stati attivati ambulatori dedicati che si avvalgono di psichiatri con competenze transculturali e che collaborano con mediatori culturali e Servizi sociali del Comune. In bibliografia sono riportati una serie di “indirizzi utili” a questo proposito. Un ruolo fondamentale è detenuto dagli interventi di facilitazione di accesso alle cure e di potenziamento delle capacità di diagnosi e cura dei disturbi psicofisici dei migranti in medicina generale. Gli esperti internazionali suggeriscono di promuovere in medicina generale lo sviluppo di abilità diagnostiche, relazionali e gestionali del paziente proveniente da altre culture, attraverso campagne educative mirate e la strutturazione di una collaborazione stretta con i servizi territoriali di salute mentale.
2007
Disturbi Psichiatrici e Cure Primarie
157
175
Disturbi Mentali in Medicina Transculturale / I. Tarricone; F. Salvatori. - STAMPA. - (2007), pp. 157-175.
I. Tarricone; F. Salvatori
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