Lo scopo di questo testo è di fornire agli operatori del settore degli impianti natatori una conoscenza aggiornata sui potenziali rischi per la salute derivanti dall'utilizzazione delle piscine, ai fini ricreativi e sportivi, sulla base degli studi epidemiologici condotti in diverse parti del mondo. Tali rischi sono riconducibili essenzialmente a tre aspetti: rischio di annegamento e traumi; rischio infettivo, correlabile alla presenza nell'acqua e/o nell'ambiente di microrganismi patogeni o possibili patogeni; rischio chimico, correlabile con l'esposizione a composti chimici potenzialmente tossici derivanti dai processi di disinfezione dell'acqua. Verranno illustrate le possibili misure di prevenzione dei pericoli a partire dalla corretta progettazione e costruzione dell'impianto natatorio, fino all'adozione di protocolli di gestione e manutenzione adeguati alle conoscenze scientifiche e tecnologiche. Tra questi saranno presi in esame i trattamenti di depurazione dell'acqua e di bonifica dell'ambiente. Infine sarà analizzata la nuova normativa che, per alcuni aspetti, è molto innovativa, in particolare per i nuovi e più moderni ruoli definiti sia per i gestori e il personale della piscina, sia per l'autorità sanitaria a cui spetta la vigilanza. L'introduzione, anche per le piscine natatorie, del metodo, già consolidato in altri campi, dell'autocontrollo e dell'individuazione dei punti critici suscettibili di monitoraggio, rappresenta un modo per coinvolgere tutti i soggetti operanti in questo settore in un rapporto di collaborazione che è fondamentale per raggiungere l'obiettivo della tutela della salute.
E.LEONI (2007). Igiene in Piscina. L'acqua, l'ambiente, la sicurezza, il benessere, la normativa. BOLOGNA : IL CAMPO.
Igiene in Piscina. L'acqua, l'ambiente, la sicurezza, il benessere, la normativa
LEONI, ERICA
2007
Abstract
Lo scopo di questo testo è di fornire agli operatori del settore degli impianti natatori una conoscenza aggiornata sui potenziali rischi per la salute derivanti dall'utilizzazione delle piscine, ai fini ricreativi e sportivi, sulla base degli studi epidemiologici condotti in diverse parti del mondo. Tali rischi sono riconducibili essenzialmente a tre aspetti: rischio di annegamento e traumi; rischio infettivo, correlabile alla presenza nell'acqua e/o nell'ambiente di microrganismi patogeni o possibili patogeni; rischio chimico, correlabile con l'esposizione a composti chimici potenzialmente tossici derivanti dai processi di disinfezione dell'acqua. Verranno illustrate le possibili misure di prevenzione dei pericoli a partire dalla corretta progettazione e costruzione dell'impianto natatorio, fino all'adozione di protocolli di gestione e manutenzione adeguati alle conoscenze scientifiche e tecnologiche. Tra questi saranno presi in esame i trattamenti di depurazione dell'acqua e di bonifica dell'ambiente. Infine sarà analizzata la nuova normativa che, per alcuni aspetti, è molto innovativa, in particolare per i nuovi e più moderni ruoli definiti sia per i gestori e il personale della piscina, sia per l'autorità sanitaria a cui spetta la vigilanza. L'introduzione, anche per le piscine natatorie, del metodo, già consolidato in altri campi, dell'autocontrollo e dell'individuazione dei punti critici suscettibili di monitoraggio, rappresenta un modo per coinvolgere tutti i soggetti operanti in questo settore in un rapporto di collaborazione che è fondamentale per raggiungere l'obiettivo della tutela della salute.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.