L'articolo propone una nuova interpretazione del verso 64 della canzone cavalcantiana 'Donna me prega' che viene posto in relazione con l'espressione 'accidit albus' con cui la filosofia aristotelica descrive l’attribuzione all’individuo (e qui all'oggetto d'amore) di quelle qualità materiali che definiscono la sua singolarità e lo rendono percepibile ai sensi.

Il "bianco" che "cade". Nota filosofica ad un verso di Guido Cavalcanti ("Donna me prega", 64)

MANGINI, ANGELO MARIA
2005

Abstract

L'articolo propone una nuova interpretazione del verso 64 della canzone cavalcantiana 'Donna me prega' che viene posto in relazione con l'espressione 'accidit albus' con cui la filosofia aristotelica descrive l’attribuzione all’individuo (e qui all'oggetto d'amore) di quelle qualità materiali che definiscono la sua singolarità e lo rendono percepibile ai sensi.
2005
Da Dante a Montale. Studi di filologia e critica letteraria in onore di Emilio Pasquini
169
182
A. M. Mangini
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