Il saggio affronta in una prospettiva teorica il rapporto tra tra sistemi punitivi e modelli di sviluppo socio-economico. Facendo riferimento ad un’opera giovanile, del 1977, che incontrò anche significativo esito internazionale (Carcere e Fabbrica. Alle origini del sistema penitenziario, Bologna, il Mulino), l’A., sintetizza alcuni profili delle politiche penitenziarie novecentesche, in una prima fase ancora segnate da una volontà di inclusione sociale, resa realistica dal modello di sviluppo economico di tipo fordista e, in una seconda, fiduciose di potere perseguire lo scopo della prevenzione speciale positiva attraverso le politiche dei servizi dello stato sociale di diritto. Nel passaggio del nuovo millennio emerge poi sempre più prepotente un’ipotesi neoliberista di sviluppo economico che nel contesto di globalizzazione economica, rinuncia progressivamente ad ogni investimento politico-sociale di inclusione, in coerente coincidenza con la crisi sia del modello di sviluppo fordista che del welfare. Quindi anche il sistema della giustizia penale si trova a dovere rifunzionalizzare il propria apparato materiale ed indeologico a funzioni di produzione e governo dell’esclusione sociale, attraverso lo sviluppo di retoriche e di prasssi di incapacitazione selettiva della popolazione criminalizzata.

Carcere senza fabbrica / Pavarini M.. - STAMPA. - (2007), pp. 135-153.

Carcere senza fabbrica

PAVARINI, MASSIMO
2007

Abstract

Il saggio affronta in una prospettiva teorica il rapporto tra tra sistemi punitivi e modelli di sviluppo socio-economico. Facendo riferimento ad un’opera giovanile, del 1977, che incontrò anche significativo esito internazionale (Carcere e Fabbrica. Alle origini del sistema penitenziario, Bologna, il Mulino), l’A., sintetizza alcuni profili delle politiche penitenziarie novecentesche, in una prima fase ancora segnate da una volontà di inclusione sociale, resa realistica dal modello di sviluppo economico di tipo fordista e, in una seconda, fiduciose di potere perseguire lo scopo della prevenzione speciale positiva attraverso le politiche dei servizi dello stato sociale di diritto. Nel passaggio del nuovo millennio emerge poi sempre più prepotente un’ipotesi neoliberista di sviluppo economico che nel contesto di globalizzazione economica, rinuncia progressivamente ad ogni investimento politico-sociale di inclusione, in coerente coincidenza con la crisi sia del modello di sviluppo fordista che del welfare. Quindi anche il sistema della giustizia penale si trova a dovere rifunzionalizzare il propria apparato materiale ed indeologico a funzioni di produzione e governo dell’esclusione sociale, attraverso lo sviluppo di retoriche e di prasssi di incapacitazione selettiva della popolazione criminalizzata.
2007
Questione meridionale e questione criminale. Non solo emergenze
135
153
Carcere senza fabbrica / Pavarini M.. - STAMPA. - (2007), pp. 135-153.
Pavarini M.
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