Il titolo, all’apparenza ridondante, sottolinea da un lato il recupero convinto della radice filosofica propria dell’estetica, ancorata fin dall’etimo agli enigmi della percezione, e, dall’altro lato, il rapporto non estrinseco che sussiste tra aisthesis e arte, assolutamente organico e strutturale ancorché tale da determinare forse soluzioni di continuità. In tal modo, peraltro, si intende mettere a fuoco il tenore attivamente simbolico dell’opera d’arte contemporanea nella somma varietà delle sue forme estetiche e dei suoi linguaggi. L’indicazione del plurale segnala poi la convinzione che gli approcci produttivi alla realtà dei fatti estetici siano davvero molti e differenti, e proprio per questo richiedano sforzi di dialogo e comparazione.
Matteucci Giovanni, Fabrizio Desideri (2007). Estetiche della percezione. FIRENZE : Firenze University Press.
Estetiche della percezione
MATTEUCCI, GIOVANNI;
2007
Abstract
Il titolo, all’apparenza ridondante, sottolinea da un lato il recupero convinto della radice filosofica propria dell’estetica, ancorata fin dall’etimo agli enigmi della percezione, e, dall’altro lato, il rapporto non estrinseco che sussiste tra aisthesis e arte, assolutamente organico e strutturale ancorché tale da determinare forse soluzioni di continuità. In tal modo, peraltro, si intende mettere a fuoco il tenore attivamente simbolico dell’opera d’arte contemporanea nella somma varietà delle sue forme estetiche e dei suoi linguaggi. L’indicazione del plurale segnala poi la convinzione che gli approcci produttivi alla realtà dei fatti estetici siano davvero molti e differenti, e proprio per questo richiedano sforzi di dialogo e comparazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.