Una microepatite linfocitaria multifocale in suini clinico-patologicamente silenti è registrata solamente nell’infezione spontanea e sperimentale da HEV (swine Hepatitis E virus, fam. Hepeviridae). L’infezione subclinica da HEV è dimostrata da studi sieroepidemiologici anche in allevamenti italiani. Pertanto abbiamo voluto verificare se anche in Italia si possono rilevare nei suini equivalenti istologici di microepatiti da HEV. Sono state effettuate indagini microscopiche sul fegato di suini normali alla visita sanitaria ante e post mortem, di suinetti SPF e di suinetti con infezione sperimentale da HEV. Istologicamente una microepatite linfocitaria multifocale (intralobulare e/o perilobulare) ha rilevato per incidenza (41%) su oltre 500 suini regolarmente macellati (224/547), mentre si è attestata al 9% su oltre 300 suinetti SPF (28/307). La percentuale di microepatiti nei suini macellati ha coinciso con quella (41%) di soggetti con feci positive a HEV RNA registrata nel Canada in suini in età da macello. I nostri dati per numerosità casistica non hanno antecedenti in letteratura, tuttavia mancano finora della dimostrazione di un nesso patogenetico con eziologie virali e in particolare con HEV. Abbiamo comunque potuto escludere immunoistochimicamente la presenza di antigeni di PCV-2 nelle lesioni dei casi più rilevanti. Inoltre in 8 controlli positivi per infezione sperimentale da HEV abbiamo constatato tipologie di lesioni microepatitiche sovrapponibili a quelle dei nostri 252 casi spontanei.
MARCATO P.S., SARLI G., MILITERNO G., PANARESE S., BACCI B., PERILLO P., et al. (2007). Microepatiti nei suini. s.l : s.n.
Microepatiti nei suini
MARCATO, PAOLO STEFANO;SARLI, GIUSEPPE;MILITERNO, GIANFRANCO;PANARESE, SERENA;BACCI, BARBARA;
2007
Abstract
Una microepatite linfocitaria multifocale in suini clinico-patologicamente silenti è registrata solamente nell’infezione spontanea e sperimentale da HEV (swine Hepatitis E virus, fam. Hepeviridae). L’infezione subclinica da HEV è dimostrata da studi sieroepidemiologici anche in allevamenti italiani. Pertanto abbiamo voluto verificare se anche in Italia si possono rilevare nei suini equivalenti istologici di microepatiti da HEV. Sono state effettuate indagini microscopiche sul fegato di suini normali alla visita sanitaria ante e post mortem, di suinetti SPF e di suinetti con infezione sperimentale da HEV. Istologicamente una microepatite linfocitaria multifocale (intralobulare e/o perilobulare) ha rilevato per incidenza (41%) su oltre 500 suini regolarmente macellati (224/547), mentre si è attestata al 9% su oltre 300 suinetti SPF (28/307). La percentuale di microepatiti nei suini macellati ha coinciso con quella (41%) di soggetti con feci positive a HEV RNA registrata nel Canada in suini in età da macello. I nostri dati per numerosità casistica non hanno antecedenti in letteratura, tuttavia mancano finora della dimostrazione di un nesso patogenetico con eziologie virali e in particolare con HEV. Abbiamo comunque potuto escludere immunoistochimicamente la presenza di antigeni di PCV-2 nelle lesioni dei casi più rilevanti. Inoltre in 8 controlli positivi per infezione sperimentale da HEV abbiamo constatato tipologie di lesioni microepatitiche sovrapponibili a quelle dei nostri 252 casi spontanei.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.