Il riciclaggio su vasta scala dei residui di Costruzione e Demolizione (C&D) è uno degli obiettivi sul medio e lungo termine che il mondo delle costruzioni si sta ponendo come prioritario, se si considerano una serie di condizioni ambientali e di mercato che appaiono determinanti per il suo raggiungimento. Il diffondersi del trattamento delle macerie in impianti fissi e della pratica della demolizione selettiva come alternativa a quella tradizionale è inevitabile se si vuole contenere l’ormai elevatissima produzione di scarti edili (classificati tra i Flussi Prioritari di Rifiuti dalla Commissione della Comunità Europea). Lo scopo delle ricerche nel settore e gli ultimi indirizzi normativi sono orientati a potenziare la reimmissione di materiali di scarto in un nuovo processo di produzione. Per contenere lo sfruttamento delle materie prime si dovrà andare inevitabilmente nella direzione della circolarità dei processi di trasformazione delle risorse, mantenendo i prodotti ottenuti dal processo di riciclaggio, divenuti quindi materie prime seconde, all'interno dello stesso ciclo di produzione. Quest’esigenza si traduce nella necessità di elaborare nuovi strumenti di interazione tra progetto e produzione, attraverso il controllo del ciclo di vita del prodotto che presuppone una nuova interpretazione del processo produttivo, in cui il ciclo della materia diventa continuo e si chiude secondo l’andamento: produzione - uso - riuso o riciclaggio - nuova produzione. In tal modo il materiale a fine ciclo di vita diventa fonte di profitto e non costo sociale da gestire.
Materie prime seconde / D. Longo. - STAMPA. - (2007), pp. 173-188.
Materie prime seconde
LONGO, DANILA
2007
Abstract
Il riciclaggio su vasta scala dei residui di Costruzione e Demolizione (C&D) è uno degli obiettivi sul medio e lungo termine che il mondo delle costruzioni si sta ponendo come prioritario, se si considerano una serie di condizioni ambientali e di mercato che appaiono determinanti per il suo raggiungimento. Il diffondersi del trattamento delle macerie in impianti fissi e della pratica della demolizione selettiva come alternativa a quella tradizionale è inevitabile se si vuole contenere l’ormai elevatissima produzione di scarti edili (classificati tra i Flussi Prioritari di Rifiuti dalla Commissione della Comunità Europea). Lo scopo delle ricerche nel settore e gli ultimi indirizzi normativi sono orientati a potenziare la reimmissione di materiali di scarto in un nuovo processo di produzione. Per contenere lo sfruttamento delle materie prime si dovrà andare inevitabilmente nella direzione della circolarità dei processi di trasformazione delle risorse, mantenendo i prodotti ottenuti dal processo di riciclaggio, divenuti quindi materie prime seconde, all'interno dello stesso ciclo di produzione. Quest’esigenza si traduce nella necessità di elaborare nuovi strumenti di interazione tra progetto e produzione, attraverso il controllo del ciclo di vita del prodotto che presuppone una nuova interpretazione del processo produttivo, in cui il ciclo della materia diventa continuo e si chiude secondo l’andamento: produzione - uso - riuso o riciclaggio - nuova produzione. In tal modo il materiale a fine ciclo di vita diventa fonte di profitto e non costo sociale da gestire.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.