Il tema del saggio è lo sviluppo della religiosità nei processi educativi e formativi di “giovani migranti” o “seconde generazioni”. Il materiale empirico utilizzato in questa esplorazione (si tratta di scritture di studenti universitari) è definibile in termini di “materiale grigio”, con tipici caratteri di casualità, in quanto non prodotto specificamente all’interno di un programma di ricerca, ma piuttosto fatto confluire a posteriori nella ricerca. Agli autori è apparso interessante analizzare la narrazione della formazione dell’identità religiosa di giovani migranti, narrazione in cui l’esperienza religiosa mostra aspetti positivi al punto da poter essere riconosciuta come “risorsa” per la crescita e il percorso educativo, e da essere definita “transculturale” per il carattere trasversale con cui essa si presenta in storie evolutive molto differenti fra loro. Per quanto lo studio abbia una funzione eminentemente esplorativa, i dati ricavati suggeriscono significative rappresentazioni di sé e della propria esperienza religiosa, collocata all’interno del processo di formazione del Sé, che sembra evidenziare caratteri propri della condizione migrante, già analizzati in altre ricerche.
CAPUTO M., PINELLI G. (2014). La religiosità come "risorsa transculturale": narrazioni di giovani migranti. Milano : Editore Franco Angeli.
La religiosità come "risorsa transculturale": narrazioni di giovani migranti
CAPUTO, MICHELE;PINELLI, GIORGIA
2014
Abstract
Il tema del saggio è lo sviluppo della religiosità nei processi educativi e formativi di “giovani migranti” o “seconde generazioni”. Il materiale empirico utilizzato in questa esplorazione (si tratta di scritture di studenti universitari) è definibile in termini di “materiale grigio”, con tipici caratteri di casualità, in quanto non prodotto specificamente all’interno di un programma di ricerca, ma piuttosto fatto confluire a posteriori nella ricerca. Agli autori è apparso interessante analizzare la narrazione della formazione dell’identità religiosa di giovani migranti, narrazione in cui l’esperienza religiosa mostra aspetti positivi al punto da poter essere riconosciuta come “risorsa” per la crescita e il percorso educativo, e da essere definita “transculturale” per il carattere trasversale con cui essa si presenta in storie evolutive molto differenti fra loro. Per quanto lo studio abbia una funzione eminentemente esplorativa, i dati ricavati suggeriscono significative rappresentazioni di sé e della propria esperienza religiosa, collocata all’interno del processo di formazione del Sé, che sembra evidenziare caratteri propri della condizione migrante, già analizzati in altre ricerche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.