La ricerca sarà condotta su un numero di 18 ovini di razza Sarda, tutti della stessa età e provenienti dallo stesso allevamento e caratterizzati da diverso genotipo per vedere se esistono differenze morfologiche correlate a quest'ultimo (6 soggetti 171Q/Q, omozigoti suscettibili alla malattia, 6 soggetti 171R/Q eterozigoti e 6 soggetti 171R/R omozigoti resistenti alla malattia). La genotipizzazione dei predetti animali verrà condotta dal Laboratorio di Medicina Veterinaria dell'Istituto Superiore di Sanità. Gli obiettivi di questa Unità di Ricerca sono quelli di studiare, in base al genotipo dell’ospite, le popolazioni cellulari che sono coinvolte, nelle fasi iniziali dell’infezione sostenuta dall’agente della scrapie ovina, sia a livello del SLR sia del sistema nervoso autonomo, con particolare riguardo all’ENS. A tale scopo verranno utilizzati traccianti fluorescenti a trasporto assonico retrogrado abbinati a reazioni immunoistochimiche. Si vorrà stabilire l’eventuale presenza di neuroni e fibre viscerofugali; tali fibre, già descritte nel gatto e nella cavia ( Furness, 2003), dall’intestino si portano ai gangli prevertebrali e potrebbero rappresentare per il prione una potenziale via per la neuroinvasione, analogamente alle efferenze ed alle afferenze del sistema nervoso autonomo. Si procederà inoltre alla determinazione del corredo neurochimico dei neuroni dell’ENS, del complesso nucleare vagale, dei neuroni sensitivi preposti all’innervazione del GIT, nonché degli eventuali neuroni viscerofugali. Verranno utilizzati anticorpi atti ad evidenziare neuropeptidi e neurotrasmettitori utilizzati dai neuroni colinergici, adrenergici e NANC (non adrenergici-non colinergici), in particolare ChAT, TH, DBH, sostanza P, NOS, nonché anticorpi atti ad evidenziare i neuroni sensitivi e le cellule gliali, anche quest'ultime, infatti, possono rappresentare un’importante tappa per la neuroinvasione (Archer et al,2004). Riteniamo che questi dati potrebbero rappresentare una valida base a supporto di ulteriori ricerche su animali infettati. Modificazioni del corredo neurochimico sono infatti state segnalate nel corso di tale infezione in alcuni distretti encefalici. Tuttavia non sono disponibili dati esaustivi sul corredo neurochimico dei neuroni dell’ENS nella pecora, neuroni dei quali, ancorché in grado di accumulare PrPsc, non si conoscono le eventuali modificazioni morfo-funzionali cui andranno incontro. Mediante colture organotipiche si stabiliranno i rapporti morfo-funzionali che intercorrono fra le cellule del SLR e fibre nervose immunocitochimicamente determinate. Le ricerche avranno la durata di due anni e saranno suddivise in due fasi, ciascuna della durata di un anno. Nella prima fase, ci proponiamo di individuare la presenza di cellule viscerofugali e di caratterizzare immunocitochimicamente i neuroni dell'ENS e del SNC implicati in questa via. Saranno inoltre individuate e valutate quantitativamente le cellule M ed i rapporti fra queste ed il SLR. Nella seconda fase ci proponiamo di verificare la sede dei neuroni sensitivi e motori preposti all'innervazione del GIT. Mediante colture organotipiche associate ad immunocitochimica verranno studiati i rapporti fra SLR e fibre nervose.

G. Lalatta Costerbosa (2004). ESPRESSIONE NEUROCHIMICA DEI NEURONI DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO DELL'APPARATO DIGERENTE DI PECORA IN RELAZIONE AI POLIMORFISMI DEL GENE DELLA PrP..

ESPRESSIONE NEUROCHIMICA DEI NEURONI DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO DELL'APPARATO DIGERENTE DI PECORA IN RELAZIONE AI POLIMORFISMI DEL GENE DELLA PrP.

LALATTA COSTERBOSA, GIOVANNA
2004

Abstract

La ricerca sarà condotta su un numero di 18 ovini di razza Sarda, tutti della stessa età e provenienti dallo stesso allevamento e caratterizzati da diverso genotipo per vedere se esistono differenze morfologiche correlate a quest'ultimo (6 soggetti 171Q/Q, omozigoti suscettibili alla malattia, 6 soggetti 171R/Q eterozigoti e 6 soggetti 171R/R omozigoti resistenti alla malattia). La genotipizzazione dei predetti animali verrà condotta dal Laboratorio di Medicina Veterinaria dell'Istituto Superiore di Sanità. Gli obiettivi di questa Unità di Ricerca sono quelli di studiare, in base al genotipo dell’ospite, le popolazioni cellulari che sono coinvolte, nelle fasi iniziali dell’infezione sostenuta dall’agente della scrapie ovina, sia a livello del SLR sia del sistema nervoso autonomo, con particolare riguardo all’ENS. A tale scopo verranno utilizzati traccianti fluorescenti a trasporto assonico retrogrado abbinati a reazioni immunoistochimiche. Si vorrà stabilire l’eventuale presenza di neuroni e fibre viscerofugali; tali fibre, già descritte nel gatto e nella cavia ( Furness, 2003), dall’intestino si portano ai gangli prevertebrali e potrebbero rappresentare per il prione una potenziale via per la neuroinvasione, analogamente alle efferenze ed alle afferenze del sistema nervoso autonomo. Si procederà inoltre alla determinazione del corredo neurochimico dei neuroni dell’ENS, del complesso nucleare vagale, dei neuroni sensitivi preposti all’innervazione del GIT, nonché degli eventuali neuroni viscerofugali. Verranno utilizzati anticorpi atti ad evidenziare neuropeptidi e neurotrasmettitori utilizzati dai neuroni colinergici, adrenergici e NANC (non adrenergici-non colinergici), in particolare ChAT, TH, DBH, sostanza P, NOS, nonché anticorpi atti ad evidenziare i neuroni sensitivi e le cellule gliali, anche quest'ultime, infatti, possono rappresentare un’importante tappa per la neuroinvasione (Archer et al,2004). Riteniamo che questi dati potrebbero rappresentare una valida base a supporto di ulteriori ricerche su animali infettati. Modificazioni del corredo neurochimico sono infatti state segnalate nel corso di tale infezione in alcuni distretti encefalici. Tuttavia non sono disponibili dati esaustivi sul corredo neurochimico dei neuroni dell’ENS nella pecora, neuroni dei quali, ancorché in grado di accumulare PrPsc, non si conoscono le eventuali modificazioni morfo-funzionali cui andranno incontro. Mediante colture organotipiche si stabiliranno i rapporti morfo-funzionali che intercorrono fra le cellule del SLR e fibre nervose immunocitochimicamente determinate. Le ricerche avranno la durata di due anni e saranno suddivise in due fasi, ciascuna della durata di un anno. Nella prima fase, ci proponiamo di individuare la presenza di cellule viscerofugali e di caratterizzare immunocitochimicamente i neuroni dell'ENS e del SNC implicati in questa via. Saranno inoltre individuate e valutate quantitativamente le cellule M ed i rapporti fra queste ed il SLR. Nella seconda fase ci proponiamo di verificare la sede dei neuroni sensitivi e motori preposti all'innervazione del GIT. Mediante colture organotipiche associate ad immunocitochimica verranno studiati i rapporti fra SLR e fibre nervose.
2004
G. Lalatta Costerbosa (2004). ESPRESSIONE NEUROCHIMICA DEI NEURONI DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO DELL'APPARATO DIGERENTE DI PECORA IN RELAZIONE AI POLIMORFISMI DEL GENE DELLA PrP..
G. Lalatta Costerbosa
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