La scrapie ovina rappresenta il “prototipo” delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE), malattie neurodegenerative ad esito fatale che colpiscono sia l’uomo, sia gli animali. L’evento patogenetico comune a tutte le TSE consiste nell’accumulo, sia nel sistema nervoso centrale (SNC) che in altri distretti periferici quali le cellule del sistema linforeticolare (SLR), dell’isoforma patologica (PrPSc) di una normale sialoglicoproteina codificata dall’ospite (PrPc). Nonostante il documentato precoce coinvolgimento del SLR e del sistema nervoso enterico (ENS) nella patogenesi della scrapie ovina, rimangono ancora da chiarire numerosi aspetti riguardanti le fasi iniziali dell’infezione. Obiettivo del presente Programma di Ricerca è quello di contribuire alla comprensione della cinetica evolutivo-patogenetica dell'infezione e di caratterizzare gli eventuali danni subiti dalle cellule, neuronali e non, residenti sia a livello di ENS sia di SNC, in corso di scrapie ovina naturale e sperimentale. Poiché è stato ampiamente documentato il ruolo svolto dal genotipo dell’ospite nel determinare la suscettibilità/resistenza nei confronti della maggior parte delle TSE, ivi compresa la scrapie ovina, le nostre indagini verranno condotte su ovini di Sarda con diversa suscettibilità genetica nei confronti della malattia. Nel presente studio, utilizzando un pannello di idonei anticorpi, saranno effettuate approfondite indagini immunoistochimiche ed in immunofluorescenza indiretta su preparati "wholemount", nonchè su sezioni ottenute da campioni tessutali lavorati al criostato ed inclusi in paraffina, in associazione alle tecniche del trasporto assonico di traccianti fluorescenti (a flusso retrogrado e/o ortogrado) ed a colture organotipiche. In particolare, mediante le tecniche del trasporto assonico di appropriati traccianti fluorescenti (iniettati nel nucleo dorsale del vago e nei gangli celiaco-mesenterico e mesenterico caudale) e mediante colture organotipiche, verranno studiati i rapporti morfo-funzionali intercorrenti fra le cellule del SLR e le fibre nervose, siano esse fibre efferenti simpatiche o parasimpatiche, oppure provenienti dai neuroni residenti nei plessi dell'ENS. Si individueranno inoltre, qualora presenti, i neuroni viscerofugali (potenziale via di diffusione dell’agente causale dal tratto gastrointestinale al SNC, al pari delle efferenze simpatiche e parasimpatiche) ed, infine, si stabiliranno i rapporti che intercorrono fra i neuroni residenti nell’ENS,immunocitochimicamente determinati, sia con le fibre efferenti che con le cellule gliali. Per quanto attiene a queste ultime, è da sottolineare il dato da noi recentemente prodotto che ne documenterebbe il verosimile coinvolgimento nelle fasi precoci dell’infezione. Di tali cellule, così come dei neuroni, verranno valutate le eventuali modificazioni quali-quantitative osservate in corso di scrapie naturale o sperimentalmente indotta. Al fine di caratterizzare gli eventuali danni subiti dai neuroni e/o dalle cellule gliali residenti sia nell'ENS (plessi mioenterico e sottomucoso), sia a livello del SNC (in particolare nucleo dorsale del vago), si utilizzeranno specifici “markers” di neurodegenerazione, quali la caspase 3, la poli (ADP-ribosio) polimerasi (PARP), l’enzima 5-lipossigenasi (5-LOX) e la sinaptofisina. Si procederà, inoltre, alla “mappatura” della PrPc, ritenuta indispensabile affinché possa avvenire la replicazione dell'agente causale, a livello del tratto gastrointestinale (GIT), allo scopo di verificarne l’espressione a livello dei neuroni e/o delle cellule gliali. Analisi morfometriche saranno di supporto alle osservazioni microscopiche. I dati ottenuti saranno sottoposti ad accurata elaborazione statistica al fine di verificare eventuali differenze correlate al genotipo dell’ospite.

G. Lalatta Costerbosa (2006). Correlazioni tra sistema nervoso e sistema linforeticolare nella patogenesi della scrapie ovina spontanea e sperimentale.

Correlazioni tra sistema nervoso e sistema linforeticolare nella patogenesi della scrapie ovina spontanea e sperimentale

LALATTA COSTERBOSA, GIOVANNA
2006

Abstract

La scrapie ovina rappresenta il “prototipo” delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE), malattie neurodegenerative ad esito fatale che colpiscono sia l’uomo, sia gli animali. L’evento patogenetico comune a tutte le TSE consiste nell’accumulo, sia nel sistema nervoso centrale (SNC) che in altri distretti periferici quali le cellule del sistema linforeticolare (SLR), dell’isoforma patologica (PrPSc) di una normale sialoglicoproteina codificata dall’ospite (PrPc). Nonostante il documentato precoce coinvolgimento del SLR e del sistema nervoso enterico (ENS) nella patogenesi della scrapie ovina, rimangono ancora da chiarire numerosi aspetti riguardanti le fasi iniziali dell’infezione. Obiettivo del presente Programma di Ricerca è quello di contribuire alla comprensione della cinetica evolutivo-patogenetica dell'infezione e di caratterizzare gli eventuali danni subiti dalle cellule, neuronali e non, residenti sia a livello di ENS sia di SNC, in corso di scrapie ovina naturale e sperimentale. Poiché è stato ampiamente documentato il ruolo svolto dal genotipo dell’ospite nel determinare la suscettibilità/resistenza nei confronti della maggior parte delle TSE, ivi compresa la scrapie ovina, le nostre indagini verranno condotte su ovini di Sarda con diversa suscettibilità genetica nei confronti della malattia. Nel presente studio, utilizzando un pannello di idonei anticorpi, saranno effettuate approfondite indagini immunoistochimiche ed in immunofluorescenza indiretta su preparati "wholemount", nonchè su sezioni ottenute da campioni tessutali lavorati al criostato ed inclusi in paraffina, in associazione alle tecniche del trasporto assonico di traccianti fluorescenti (a flusso retrogrado e/o ortogrado) ed a colture organotipiche. In particolare, mediante le tecniche del trasporto assonico di appropriati traccianti fluorescenti (iniettati nel nucleo dorsale del vago e nei gangli celiaco-mesenterico e mesenterico caudale) e mediante colture organotipiche, verranno studiati i rapporti morfo-funzionali intercorrenti fra le cellule del SLR e le fibre nervose, siano esse fibre efferenti simpatiche o parasimpatiche, oppure provenienti dai neuroni residenti nei plessi dell'ENS. Si individueranno inoltre, qualora presenti, i neuroni viscerofugali (potenziale via di diffusione dell’agente causale dal tratto gastrointestinale al SNC, al pari delle efferenze simpatiche e parasimpatiche) ed, infine, si stabiliranno i rapporti che intercorrono fra i neuroni residenti nell’ENS,immunocitochimicamente determinati, sia con le fibre efferenti che con le cellule gliali. Per quanto attiene a queste ultime, è da sottolineare il dato da noi recentemente prodotto che ne documenterebbe il verosimile coinvolgimento nelle fasi precoci dell’infezione. Di tali cellule, così come dei neuroni, verranno valutate le eventuali modificazioni quali-quantitative osservate in corso di scrapie naturale o sperimentalmente indotta. Al fine di caratterizzare gli eventuali danni subiti dai neuroni e/o dalle cellule gliali residenti sia nell'ENS (plessi mioenterico e sottomucoso), sia a livello del SNC (in particolare nucleo dorsale del vago), si utilizzeranno specifici “markers” di neurodegenerazione, quali la caspase 3, la poli (ADP-ribosio) polimerasi (PARP), l’enzima 5-lipossigenasi (5-LOX) e la sinaptofisina. Si procederà, inoltre, alla “mappatura” della PrPc, ritenuta indispensabile affinché possa avvenire la replicazione dell'agente causale, a livello del tratto gastrointestinale (GIT), allo scopo di verificarne l’espressione a livello dei neuroni e/o delle cellule gliali. Analisi morfometriche saranno di supporto alle osservazioni microscopiche. I dati ottenuti saranno sottoposti ad accurata elaborazione statistica al fine di verificare eventuali differenze correlate al genotipo dell’ospite.
2006
G. Lalatta Costerbosa (2006). Correlazioni tra sistema nervoso e sistema linforeticolare nella patogenesi della scrapie ovina spontanea e sperimentale.
G. Lalatta Costerbosa
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