La concezione dell’aeroporto come mera località destinata all’approdo e allo stazionamento degli aeromobili appare sempre di più limitativa alla luce del ruolo di crescente importanza che gli scali aeroportuali ricoprono all’interno del tessuto economico, produttivo e turistico di un’area (Doganis 2001, Graham 2003). La spinta propulsiva dovuta al processo di liberalizza-zione del trasporto aereo a livello comunitario ha infatti, da un lato, comportato un radicale mutamento nel processo gestionale delle strutture aeroportuali, mentre dall’altro ha determinato un fenomeno di ridistribuzione del traffico aereo che ha accresciuto l’importanza di molti scali minori e sotto utilizzati. L’aeroporto viene così a configurarsi come una realtà aziendale connotata da una molteplicità di processi e caratterizzata da una elevata complessità am-bientale atta a generare redditività nel lungo termine. Gli aeroporti pertanto rappresentano attività economiche vere e proprie che concentrano grandi vo-lumi di investimento e una forte domanda di beni e servizi sempre più soggetti alle logiche di mercato (Jarach, 2002). Parallelamente l’aeroporto rappresenta anche il punto di congiunzione fra il territorio, contraddistinto da esigenze di mobilità e nello stesso tempo di preservazione delle condizioni ambientali, e il sistema di trasporto aereo, contraddistinto dalle esigenze operative dei vettori e dalle esigenze di spostamento degli utenti. Agli innegabili effetti positivi che la presenza di un aeroporto determina in un territorio, sintetizzabili in un au-mento dell’accessibilità, in un aumento dell’occupazione e in una diminuzione dei costi di trasporto, si contrappongono una serie di esternalità negative a prevalente carattere locale, che condizionano fortemente il suddetto rapporto. Le esternalità che maggiormente condizionano lo sviluppo degli aeroporti sono quelle ambientali (B. Graham 1999, A. Graham 2003) il cui prevalente carattere locale può determinare una forte conflittualità fra gli aeroporti e le comunità che sorgono nei territori limitrofi ai sedimi aeroportuali. La principale di queste esternalità è certamente rappresentata dagli impatti acustici prodotti dalle operazioni degli aeromobili. Le problematiche ambientali tuttavia non solo rappresentano una fastidiosa esternalità che riduce il grado di benessere dei residenti nelle comunità localizzate in prossimità ai sedimi aeroportuali, ma è ampiamente riconosciuto come esse possono rappresentare un limite allo sviluppo del traffico aereo stesso (Upham et al. 2003, Goetz 2004) nel caso in cui non vengano ben gestite. Le potenziali limitazioni allo sviluppo del traffico dovute proprio alle problematiche acustiche rappresentano una forte criticità in ragione della mutata concezione delle strutture aeroportuali che sempre di più assumono il ruolo di attività economiche e aziendali operanti in un mercato concorrenziale. In particolare il forte aumento del traffico in molti scali secondari, come conseguenza del processo di liberalizzazione, se non adeguatamente gestito, può indurre un esacerbamento delle problematiche ambientali locali. Infatti, se in linea di principio la ridistribuzione del traffico rappresenta uno strumento per diminuire le esternalità dove esse risultano più concentrate, in realtà questo strumento risulta efficace soltanto qualora preveda l’allocazione di traffico ove ci sia una disponibilità maggiore di capacità ambientale. In molti aeroporti regionali, infatti, la mancata o tardiva pianificazione territoriale, solo in parte favorita dai limitati livelli di traffico, ha determinato una espansione dell’urbanizzazione che negli anni si è spinta fino in prossimità dei sedimi aeroportuali, comportando come conseguenza che una repentina crescita del traffico possa generare potenziali incompatibilità ambientali. L’influenza delle problematiche ambientali nell’operatività delle infrastrutture aeroportuali, accresciuta in importanza a causa del diverso ruolo ricoperto d...
Mantecchini L., Gualandi N. (2007). L'analisi e la gestione delle problematiche di impatto acustico aeroportuale. MILANO : Franco Angeli.
L'analisi e la gestione delle problematiche di impatto acustico aeroportuale
MANTECCHINI, LUCA;GUALANDI, NICOLA
2007
Abstract
La concezione dell’aeroporto come mera località destinata all’approdo e allo stazionamento degli aeromobili appare sempre di più limitativa alla luce del ruolo di crescente importanza che gli scali aeroportuali ricoprono all’interno del tessuto economico, produttivo e turistico di un’area (Doganis 2001, Graham 2003). La spinta propulsiva dovuta al processo di liberalizza-zione del trasporto aereo a livello comunitario ha infatti, da un lato, comportato un radicale mutamento nel processo gestionale delle strutture aeroportuali, mentre dall’altro ha determinato un fenomeno di ridistribuzione del traffico aereo che ha accresciuto l’importanza di molti scali minori e sotto utilizzati. L’aeroporto viene così a configurarsi come una realtà aziendale connotata da una molteplicità di processi e caratterizzata da una elevata complessità am-bientale atta a generare redditività nel lungo termine. Gli aeroporti pertanto rappresentano attività economiche vere e proprie che concentrano grandi vo-lumi di investimento e una forte domanda di beni e servizi sempre più soggetti alle logiche di mercato (Jarach, 2002). Parallelamente l’aeroporto rappresenta anche il punto di congiunzione fra il territorio, contraddistinto da esigenze di mobilità e nello stesso tempo di preservazione delle condizioni ambientali, e il sistema di trasporto aereo, contraddistinto dalle esigenze operative dei vettori e dalle esigenze di spostamento degli utenti. Agli innegabili effetti positivi che la presenza di un aeroporto determina in un territorio, sintetizzabili in un au-mento dell’accessibilità, in un aumento dell’occupazione e in una diminuzione dei costi di trasporto, si contrappongono una serie di esternalità negative a prevalente carattere locale, che condizionano fortemente il suddetto rapporto. Le esternalità che maggiormente condizionano lo sviluppo degli aeroporti sono quelle ambientali (B. Graham 1999, A. Graham 2003) il cui prevalente carattere locale può determinare una forte conflittualità fra gli aeroporti e le comunità che sorgono nei territori limitrofi ai sedimi aeroportuali. La principale di queste esternalità è certamente rappresentata dagli impatti acustici prodotti dalle operazioni degli aeromobili. Le problematiche ambientali tuttavia non solo rappresentano una fastidiosa esternalità che riduce il grado di benessere dei residenti nelle comunità localizzate in prossimità ai sedimi aeroportuali, ma è ampiamente riconosciuto come esse possono rappresentare un limite allo sviluppo del traffico aereo stesso (Upham et al. 2003, Goetz 2004) nel caso in cui non vengano ben gestite. Le potenziali limitazioni allo sviluppo del traffico dovute proprio alle problematiche acustiche rappresentano una forte criticità in ragione della mutata concezione delle strutture aeroportuali che sempre di più assumono il ruolo di attività economiche e aziendali operanti in un mercato concorrenziale. In particolare il forte aumento del traffico in molti scali secondari, come conseguenza del processo di liberalizzazione, se non adeguatamente gestito, può indurre un esacerbamento delle problematiche ambientali locali. Infatti, se in linea di principio la ridistribuzione del traffico rappresenta uno strumento per diminuire le esternalità dove esse risultano più concentrate, in realtà questo strumento risulta efficace soltanto qualora preveda l’allocazione di traffico ove ci sia una disponibilità maggiore di capacità ambientale. In molti aeroporti regionali, infatti, la mancata o tardiva pianificazione territoriale, solo in parte favorita dai limitati livelli di traffico, ha determinato una espansione dell’urbanizzazione che negli anni si è spinta fino in prossimità dei sedimi aeroportuali, comportando come conseguenza che una repentina crescita del traffico possa generare potenziali incompatibilità ambientali. L’influenza delle problematiche ambientali nell’operatività delle infrastrutture aeroportuali, accresciuta in importanza a causa del diverso ruolo ricoperto d...I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.