Il saggio affronta i problemi posti dalla circolazione internazionale della cosiddetta “Italian Theory” dal punto di vista di una "geopolitica della conoscenza", formula ripresa dai dibattiti postcoloniali e "decoloniali". Riflettendo sullo statuto della "teoria", l'autore solleva domande di fondo sul significato della delimitazione nazionale della "Italian Theory" e sulla sua adeguatezza a cogliere un mondo che si presenta radicalmente mutato nel contesto dei processi di globalizzazione. Il ripensamento radicale di concetti come "universale" e "comune" viene indicato come orizzonte filosofico-politico ineludibile per la teoria critica contemporanea.

Un mondo da guadagnare. Sui confini della “teoria”

MEZZADRA, SANDRO
2015

Abstract

Il saggio affronta i problemi posti dalla circolazione internazionale della cosiddetta “Italian Theory” dal punto di vista di una "geopolitica della conoscenza", formula ripresa dai dibattiti postcoloniali e "decoloniali". Riflettendo sullo statuto della "teoria", l'autore solleva domande di fondo sul significato della delimitazione nazionale della "Italian Theory" e sulla sua adeguatezza a cogliere un mondo che si presenta radicalmente mutato nel contesto dei processi di globalizzazione. Il ripensamento radicale di concetti come "universale" e "comune" viene indicato come orizzonte filosofico-politico ineludibile per la teoria critica contemporanea.
2015
Differenze italiane. Politica e filosofia: mappe e sconfinamenti
59
68
S. Mezzadra
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/462366
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