Il saggio analizza i rapporti tra l'Europa e l'Islam mettendo in luce l'esistenza di una storia euro-islamica contro la visione atlantica dello "scontro di civiltà". E' stata una storia di minacce e fascinazioni all'interno di un rapporto di autonomia reciproca. Il secolo XIX è stato segnato invece dall'affermazione dell'Occidente, attraverso il predomnio coloniale, e dalla proclamazione della superiorità dei popoli "civilizzati", ossia dei popoli cristiani europei. Il mondo occidentale ha imposto al mondo islamico la forma dello "Stato nazionale" che è del tutto estranea al mondo musulmano. L'idea di nazione non appartiene infatti all'islam che riconosce invece il concetto di "umma", ossia di comunità dei credenti. L'introduzione di una forma-Stato occidentale in una realtà culturale non occidentale contribuisce a spiegare le differenze fondamentali tra l'Occidente e l'islam, in particolare la superiorità dell'esecutivo rispetto agli altri poteri dello Stato. Il saggio mette pertanto in evidenza l'esistenza nel mondo musulmano di "costituzioni senza costituzionalismo", ossia senza separazione dei poteri. Malgrado le differenze nelle forme di governo e nella concezione dei diritti, viene affrontata e discussa la prospettiva di un possibile incontro tra civiltà sulla base delle relazioni tra le società civili occidentali e quelle dei paesi della "riva sud" del Mediterraneo. In proposito i processi di integrazione dei musulmani che lavorano e vivono in Europa possono rappresentare il modello di un dialogo tra le civiltà del Mediterraneo.
Il costituzionalismo in Europa e nell'Islam mediterraneo / G.GOZZI. - STAMPA. - (2007), pp. 467-492.
Il costituzionalismo in Europa e nell'Islam mediterraneo
GOZZI, GUSTAVO
2007
Abstract
Il saggio analizza i rapporti tra l'Europa e l'Islam mettendo in luce l'esistenza di una storia euro-islamica contro la visione atlantica dello "scontro di civiltà". E' stata una storia di minacce e fascinazioni all'interno di un rapporto di autonomia reciproca. Il secolo XIX è stato segnato invece dall'affermazione dell'Occidente, attraverso il predomnio coloniale, e dalla proclamazione della superiorità dei popoli "civilizzati", ossia dei popoli cristiani europei. Il mondo occidentale ha imposto al mondo islamico la forma dello "Stato nazionale" che è del tutto estranea al mondo musulmano. L'idea di nazione non appartiene infatti all'islam che riconosce invece il concetto di "umma", ossia di comunità dei credenti. L'introduzione di una forma-Stato occidentale in una realtà culturale non occidentale contribuisce a spiegare le differenze fondamentali tra l'Occidente e l'islam, in particolare la superiorità dell'esecutivo rispetto agli altri poteri dello Stato. Il saggio mette pertanto in evidenza l'esistenza nel mondo musulmano di "costituzioni senza costituzionalismo", ossia senza separazione dei poteri. Malgrado le differenze nelle forme di governo e nella concezione dei diritti, viene affrontata e discussa la prospettiva di un possibile incontro tra civiltà sulla base delle relazioni tra le società civili occidentali e quelle dei paesi della "riva sud" del Mediterraneo. In proposito i processi di integrazione dei musulmani che lavorano e vivono in Europa possono rappresentare il modello di un dialogo tra le civiltà del Mediterraneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.