Il De modis (Roma, 1566-1573) di Girolamo Mei documenta quanti e quali fossero i modi degli antichi Greci, gli effetti sull’anima e sul corpo a loro attribuiti, nei primi due libri; la differenza rispetto ai modi nel Cinquecento, nel terzo; e le loro funzioni sociali, nel quarto. Il trattato si basa, da un lato, sulla rilettura diretta dei trattati greci e latini e, dall’altro, sulla loro discussione da parte dei trattatisti musicali moderni nella prospettiva comparativa della musica teorica, e non della musica pratica.
Restani Donatella (2017). Girolamo Mei, De modis. Kassel und Stuttgart : Bärenreiter-Verlag Karl Vötterle GmbH & Co. und J. B. Metzler.
Girolamo Mei, De modis
RESTANI, DONATELLA
2017
Abstract
Il De modis (Roma, 1566-1573) di Girolamo Mei documenta quanti e quali fossero i modi degli antichi Greci, gli effetti sull’anima e sul corpo a loro attribuiti, nei primi due libri; la differenza rispetto ai modi nel Cinquecento, nel terzo; e le loro funzioni sociali, nel quarto. Il trattato si basa, da un lato, sulla rilettura diretta dei trattati greci e latini e, dall’altro, sulla loro discussione da parte dei trattatisti musicali moderni nella prospettiva comparativa della musica teorica, e non della musica pratica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.