Da quando il trapianto cardiaco è diventato una valida modalità di trattamento per gli stadi finali dello scompenso cardiaco, la comprensione degli aspetti psicologici e/o psichiatrici sembra essere essenziale per una valutazione globale e longitudinale dei soggetti trapiantati. Si profila quindi la necessità di un'estensiva valutazine psicologico-clinica, che non si limiti ad identificare le manifestazioni psichiatriche, ma che sappia cogliere la sofferenza psicologica subclinica, permettendo di mettere in atto strategie di intervento psicologico-clinico che migliorino la qualità della vita e il benessere psicologico dei pazienti e dei caregiver. Lo scopo del progetto è l'individuazione di variabili biopsicosociali che sembrano influire sul decorso psicologico e medico-internistico sulla compliance di pazienti sottoposti a trapianto cardiaco, attraverso un'estensiva valutazione psicologico-clinica longitudinale. Il campione di questa ricerca sarà costituito da una serie consecutiva di 60 pazienti sottoposti a trapianto cardiaco, presso l'Istituto di Cardiologia, Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna. I pazienti saranno valutati in quattro momenti distinti: prima, ad un mese, a sei mesi e ad un anno dall'intervento. Strumenti eterovalutativi: 1) versione Italiana della SCID: Intervista Clinica Semi-Strutturata per la formulazione delle diagnosi psichiatriche secondo il DSM-IV-TR; 2) versione Italiana dell'Intervista Clinica Semi-Strutturata per identificare le sindromi psicosomatiche secondo i Diagnostic Criteria for Psychosomatic Research (DCPR). Strumenti autovalutativi: A) World Health Organization Quality of Life-Brief (WHOQOL-Breve dell'OMS); B) Symptom Questionnaire (SQ, R. Kellner); C) Scala del Benessere Psicologico (PWB, C. Ryff). Ci si aspetta di rilevare una correlazione tra variabili psicosomatiche identificate dai DCPR (in particolare comportamento di tipo A, umore irritabile e demoralizzazione) nell'immediata fase del post-trapianto e un'aumentata probabilità di comparsa di complicanze cardiache, scarsa compliance e ridotta qualità della vita nel follow-up. L'identificazione precoce di tali variabili psicosociali permetterebbe la messa a punto di adeguate strategie di counseling finalizzate anche ad aumentare la compliance dei pazienti, il miglioramento della loro qualità di vita e di benessere psicologico. Si ipotizza una diminuzione della morbilità e mortalità nei trapiantati.
Grandi S. (2005). “La valutazione del disagio psichiatrico e psicosomatico in medicina”..
“La valutazione del disagio psichiatrico e psicosomatico in medicina”.
GRANDI, SILVANA
2005
Abstract
Da quando il trapianto cardiaco è diventato una valida modalità di trattamento per gli stadi finali dello scompenso cardiaco, la comprensione degli aspetti psicologici e/o psichiatrici sembra essere essenziale per una valutazione globale e longitudinale dei soggetti trapiantati. Si profila quindi la necessità di un'estensiva valutazine psicologico-clinica, che non si limiti ad identificare le manifestazioni psichiatriche, ma che sappia cogliere la sofferenza psicologica subclinica, permettendo di mettere in atto strategie di intervento psicologico-clinico che migliorino la qualità della vita e il benessere psicologico dei pazienti e dei caregiver. Lo scopo del progetto è l'individuazione di variabili biopsicosociali che sembrano influire sul decorso psicologico e medico-internistico sulla compliance di pazienti sottoposti a trapianto cardiaco, attraverso un'estensiva valutazione psicologico-clinica longitudinale. Il campione di questa ricerca sarà costituito da una serie consecutiva di 60 pazienti sottoposti a trapianto cardiaco, presso l'Istituto di Cardiologia, Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna. I pazienti saranno valutati in quattro momenti distinti: prima, ad un mese, a sei mesi e ad un anno dall'intervento. Strumenti eterovalutativi: 1) versione Italiana della SCID: Intervista Clinica Semi-Strutturata per la formulazione delle diagnosi psichiatriche secondo il DSM-IV-TR; 2) versione Italiana dell'Intervista Clinica Semi-Strutturata per identificare le sindromi psicosomatiche secondo i Diagnostic Criteria for Psychosomatic Research (DCPR). Strumenti autovalutativi: A) World Health Organization Quality of Life-Brief (WHOQOL-Breve dell'OMS); B) Symptom Questionnaire (SQ, R. Kellner); C) Scala del Benessere Psicologico (PWB, C. Ryff). Ci si aspetta di rilevare una correlazione tra variabili psicosomatiche identificate dai DCPR (in particolare comportamento di tipo A, umore irritabile e demoralizzazione) nell'immediata fase del post-trapianto e un'aumentata probabilità di comparsa di complicanze cardiache, scarsa compliance e ridotta qualità della vita nel follow-up. L'identificazione precoce di tali variabili psicosociali permetterebbe la messa a punto di adeguate strategie di counseling finalizzate anche ad aumentare la compliance dei pazienti, il miglioramento della loro qualità di vita e di benessere psicologico. Si ipotizza una diminuzione della morbilità e mortalità nei trapiantati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.