Di Filippo Paladini, artista toscano costretto, per una condanna per rissa che lo colpì in contumacia, a riparare a Malta e quindi rifugiarsi in Sicilia all'inizio del XVII secolo, si ricorda, dopo le ovvie informazioni sull'apprendistato fiorentino accanto a colti rappresentanti della maniera fiorentina, la prolungata attività per centri quali Palermo, Caltagirone, Catania, Licata, Modica, Enna... città nelle quali lasciò ottime prove della sua maniera colta e sontuosa, debitrice dai modelli della sua prima attività toscana ma toccata, sul finire, dall'incontro con l'arte di Caravaggio, del quale seppe intendere la genialità. Scipione Pulzone fu tra gli interpreti più eletti e rigorosi della cultura della Controriforma, nelle molte sue pale severe e ligie al dettato cattolico; la sua attività sicula fu favorita dalla protezione dei Colonna, che lo favorirono per la assegnazione di un dipinto purtroppo perduto, Cristo sulla via del Calvario, per Marcantonio I di Palermo, cui seguirono le commesse di altre due tele di tema mariano, per Milazzo e Mistretta, inviate da Roma in Sicilia. La sua arte fu di fondamentale importanza per lo svolgimento della pittura contoriformata nell'isola.
Biagi Maino, D. (2006). Filippo Paladini, Scipione Pulzone. PARMA - MILANO : Franco Maria Ricci.
Filippo Paladini, Scipione Pulzone
BIAGI, DONATELLA
2006
Abstract
Di Filippo Paladini, artista toscano costretto, per una condanna per rissa che lo colpì in contumacia, a riparare a Malta e quindi rifugiarsi in Sicilia all'inizio del XVII secolo, si ricorda, dopo le ovvie informazioni sull'apprendistato fiorentino accanto a colti rappresentanti della maniera fiorentina, la prolungata attività per centri quali Palermo, Caltagirone, Catania, Licata, Modica, Enna... città nelle quali lasciò ottime prove della sua maniera colta e sontuosa, debitrice dai modelli della sua prima attività toscana ma toccata, sul finire, dall'incontro con l'arte di Caravaggio, del quale seppe intendere la genialità. Scipione Pulzone fu tra gli interpreti più eletti e rigorosi della cultura della Controriforma, nelle molte sue pale severe e ligie al dettato cattolico; la sua attività sicula fu favorita dalla protezione dei Colonna, che lo favorirono per la assegnazione di un dipinto purtroppo perduto, Cristo sulla via del Calvario, per Marcantonio I di Palermo, cui seguirono le commesse di altre due tele di tema mariano, per Milazzo e Mistretta, inviate da Roma in Sicilia. La sua arte fu di fondamentale importanza per lo svolgimento della pittura contoriformata nell'isola.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.