Il saggio affronta le modalità, i processi e il ruolo dei diversi soggetti coinvolti nella ricostituzione dei rapporti tra capitale e lavoro nel contesto di riorganizzazione democratica dell'Italia nell'immediato dopoguerra. Se l'ideologia corporativa fascista aveva tentato di neutralizzare i conflitti di lavoro, l'orizzonte di possibilità che si apre con la Liberazione vede emergere una pluralità di concezione in merito alla riorganizzazione dei rapporti di lavoro. La ricostruzione storica si concentra in particolare sull'esperienza postbellica dei Consigli di gestione in Emialia-Romagna, un contesto finora scarcamente affrontato dalla storiografia italiana. L'analisi mette in luce l'esistenza di promettenti premesse di riorganizzazione di relazioni industriali potenzialmente aperte alla ricerca di mediazioni e di riconoscimento reciproco tra capitale e lavoro, premesse che tuttavia furono repentinamente soppiantate dalla rigidità ideologica della Guerra fredda e dalla logica della contrapposizione frontale che questa esaltava.
M. Tolomelli (2006). Dalla negazione alla "ricostruzione" del conflitto. L'Emilia Romagna nell'Italia del 1943/48. MILANO : Franco Angeli.
Dalla negazione alla "ricostruzione" del conflitto. L'Emilia Romagna nell'Italia del 1943/48
TOLOMELLI, MARICA
2006
Abstract
Il saggio affronta le modalità, i processi e il ruolo dei diversi soggetti coinvolti nella ricostituzione dei rapporti tra capitale e lavoro nel contesto di riorganizzazione democratica dell'Italia nell'immediato dopoguerra. Se l'ideologia corporativa fascista aveva tentato di neutralizzare i conflitti di lavoro, l'orizzonte di possibilità che si apre con la Liberazione vede emergere una pluralità di concezione in merito alla riorganizzazione dei rapporti di lavoro. La ricostruzione storica si concentra in particolare sull'esperienza postbellica dei Consigli di gestione in Emialia-Romagna, un contesto finora scarcamente affrontato dalla storiografia italiana. L'analisi mette in luce l'esistenza di promettenti premesse di riorganizzazione di relazioni industriali potenzialmente aperte alla ricerca di mediazioni e di riconoscimento reciproco tra capitale e lavoro, premesse che tuttavia furono repentinamente soppiantate dalla rigidità ideologica della Guerra fredda e dalla logica della contrapposizione frontale che questa esaltava.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.