Coordinamento nazionale del prpogetto (intedisciplinare), prof. F. Merloni, Università di Perugia. Titolo Nazionale del Progetto approvato dal Miur: "Etica pubblica e interessi. Regole, controlli, responsabilità" (comitato 12). Ricerca interdisciplinare con il settore giuridico. Il programma mira, in una prospettiva interdisciplinare, a porre sotto analisi il tema, tradizionalmente poco approfondito dalla dottrina giuspubblicistica (se non con riferimento a singoli istituti o ad eventi contingenti), dell'etica pubblica, esaminata in modo complessivo ed organico. Nello speicifco, l'Unità locale diretta ad P. Lalli esplora le caratteristiche organizzative e progessionali, nonché gli strumenti di cui si dotano i diversi percorsi intrapresi dalle amministrazioni pubbliche per praticare nuove modalità di accesso nella sfera pubblica. Compito dell'Unità di ricerca è indagare questi scenari, in modo particolare per quanto concerne il ruolo dei professionisti della comunicazione impegnati all'interno delle istituzioni pubbliche sul fronte dell'informazione e della comunicazione. L'obiettivo è quello di comprendere: a) quali sono/dovrebbero essere le competenze specifiche di chi è impegnato nella comunicazione pubblica; b) che genere di relazioni esistano nei contesti concreti tra i giornalisti che lavorano per le amministrazioni pubbliche e i comunicatori di altra estrazione professionale; c) posizionamento e forme organizzative specifiche assunte degli apparati della comunicazione pubblica, nel quadro delle relazioni con i vertici politici (o di indirizzo) dell'amministrazione; ed effetto di tale posizionamento/relazione ai fini della distanzio (più o meno trasparente, consapevole) tra attività di informazione (e comunicazione pubblica) e attività di "comunicazione politica". L'indagine sarà focalizzata alla figura del comunicatore pubblico in relazione alle caratteristiche specifiche in termini di deontologia ed etica professionale, da ricostruire a partire dalla consapevolezza del ruolo di "imprenditore morale" associato alle istituzioni pubbliche. Gli interrogativi empirici della ricerca riguarderanno dunque l'esplorazione degli assetti organizzativi, delle pratiche professionali e della deontologia dei comunicatori pubblici, a partire dall'assunto per cui su queste figure debbano gravare vincoli etici e modelli di rappresentanza diretti ad impedire che il comunicatore pubblico sia legato ad interessi parziali (privati o comunque di parte che siano). Si cercherà di verificare se e come gli attori della comunicazione pubblica diano vita a "grammatiche" d'azione atte a demarcare e controbilanciare la duplice dimensione pubblico-politica e di persuasione-influenza. Questi obiettivi, in termini metodologici, comportano: a) l'elaborazione teorica delle implicazioni della comunicazione pubblica nell'etica della sfera pubblica, in relazione alle dinamiche finora messe in evidenza; e b) la rilevazione e la analisi empirica delle caratteristiche organizzative ed istituzionali dei servizi ed uffici di comunicazione di alcuni soggetti pubblici. Quanto alla elaborazione teorica, essa richiederà un forte interscambio con le altre unità di ricerca coinvolte. Quanto alla rilevazione empirica, essa sarà condotta prima attraverso l'analisi dei contesti della comunicazione pubblica (raccolta della documentazione rilevante e interviste a testimoni significativi); quindi attraverso la elaborazione e la somministrazione di una griglia di rilevazione (questionario semistrutturato) da somministrare alle strutture di comunicazione. Detta rilevazione sarà affiancata dall'analisi dei siti web e di altri eventuali strumenti di comunicazione e informazione delle strutture di comunicazione pubblica prese in esame. Fanno parte dell'Unità di ricerca anche collaboratori esterni esperti e studiosi di comunicazione pubblica, tra cui la collega Ollivier-Yaniv dell'Université de Paris XII.

Etica della sfera pubblica e della comunicazione pubblica / P. Lalli. - (2007).

Etica della sfera pubblica e della comunicazione pubblica

LALLI, PINA
2007

Abstract

Coordinamento nazionale del prpogetto (intedisciplinare), prof. F. Merloni, Università di Perugia. Titolo Nazionale del Progetto approvato dal Miur: "Etica pubblica e interessi. Regole, controlli, responsabilità" (comitato 12). Ricerca interdisciplinare con il settore giuridico. Il programma mira, in una prospettiva interdisciplinare, a porre sotto analisi il tema, tradizionalmente poco approfondito dalla dottrina giuspubblicistica (se non con riferimento a singoli istituti o ad eventi contingenti), dell'etica pubblica, esaminata in modo complessivo ed organico. Nello speicifco, l'Unità locale diretta ad P. Lalli esplora le caratteristiche organizzative e progessionali, nonché gli strumenti di cui si dotano i diversi percorsi intrapresi dalle amministrazioni pubbliche per praticare nuove modalità di accesso nella sfera pubblica. Compito dell'Unità di ricerca è indagare questi scenari, in modo particolare per quanto concerne il ruolo dei professionisti della comunicazione impegnati all'interno delle istituzioni pubbliche sul fronte dell'informazione e della comunicazione. L'obiettivo è quello di comprendere: a) quali sono/dovrebbero essere le competenze specifiche di chi è impegnato nella comunicazione pubblica; b) che genere di relazioni esistano nei contesti concreti tra i giornalisti che lavorano per le amministrazioni pubbliche e i comunicatori di altra estrazione professionale; c) posizionamento e forme organizzative specifiche assunte degli apparati della comunicazione pubblica, nel quadro delle relazioni con i vertici politici (o di indirizzo) dell'amministrazione; ed effetto di tale posizionamento/relazione ai fini della distanzio (più o meno trasparente, consapevole) tra attività di informazione (e comunicazione pubblica) e attività di "comunicazione politica". L'indagine sarà focalizzata alla figura del comunicatore pubblico in relazione alle caratteristiche specifiche in termini di deontologia ed etica professionale, da ricostruire a partire dalla consapevolezza del ruolo di "imprenditore morale" associato alle istituzioni pubbliche. Gli interrogativi empirici della ricerca riguarderanno dunque l'esplorazione degli assetti organizzativi, delle pratiche professionali e della deontologia dei comunicatori pubblici, a partire dall'assunto per cui su queste figure debbano gravare vincoli etici e modelli di rappresentanza diretti ad impedire che il comunicatore pubblico sia legato ad interessi parziali (privati o comunque di parte che siano). Si cercherà di verificare se e come gli attori della comunicazione pubblica diano vita a "grammatiche" d'azione atte a demarcare e controbilanciare la duplice dimensione pubblico-politica e di persuasione-influenza. Questi obiettivi, in termini metodologici, comportano: a) l'elaborazione teorica delle implicazioni della comunicazione pubblica nell'etica della sfera pubblica, in relazione alle dinamiche finora messe in evidenza; e b) la rilevazione e la analisi empirica delle caratteristiche organizzative ed istituzionali dei servizi ed uffici di comunicazione di alcuni soggetti pubblici. Quanto alla elaborazione teorica, essa richiederà un forte interscambio con le altre unità di ricerca coinvolte. Quanto alla rilevazione empirica, essa sarà condotta prima attraverso l'analisi dei contesti della comunicazione pubblica (raccolta della documentazione rilevante e interviste a testimoni significativi); quindi attraverso la elaborazione e la somministrazione di una griglia di rilevazione (questionario semistrutturato) da somministrare alle strutture di comunicazione. Detta rilevazione sarà affiancata dall'analisi dei siti web e di altri eventuali strumenti di comunicazione e informazione delle strutture di comunicazione pubblica prese in esame. Fanno parte dell'Unità di ricerca anche collaboratori esterni esperti e studiosi di comunicazione pubblica, tra cui la collega Ollivier-Yaniv dell'Université de Paris XII.
2007
Etica della sfera pubblica e della comunicazione pubblica / P. Lalli. - (2007).
P. Lalli
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/44655
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