Occuparsi di povertà femminile significa disporsi ad affrontare una sfida nella sfida. Se, infatti, osservare il disagio socio-economico delle donne costituisce una sfida teorica e metodologica, che si caratterizza per l’opacità della condizione femminile e per l’ancora scarsa dotazione di strumenti analitici mirati, essa si colloca all’interno di un campo di interesse scientifico e operativo – quello della povertà in generale, in cui vi è un’elevata complessità ed anche una sorta di ‘contesa’ circa approcci e metodi più appropriati a comprenderla e a combatterla. La lotta alla povertà impegna un’ampia gamma di agenzie pubbliche e private, andando dall’Unione Europea (dove si elaborano strategie, si promuove un metodo ‘aperto’ di coordinamento fra i Paesi membri e si erogano finanziamenti a progetti) ai singoli territori comunali (dove si organizzano risposte ai bisogni dei poveri). Se le politiche di natura economica sono prevalentemente sostenute da istituzioni nazionali, sul piano dei servizi e degli interventi il baricentro si sposta decisamente a livello locale. Entro questa configurazione molto generale, i tratti peculiari della povertà ‘al femminile’ e i suoi risvolti operativi per le politiche sociali si evidenziano in riferimento ad alcuni aspetti significativi: il condizionamento del sistema socio-culturale; il riconoscimento di diverse forme e gradi della povertà femminile; l’identificazione e il trattamento dei beneficiari del sistema di protezione sociale; i meccanismi di funzionamento dei servizi sociali.
A. Martelli (2006). La povertà femminile: alcune implicazioni per le politiche sociali. ROMA : Aracne editrice.
La povertà femminile: alcune implicazioni per le politiche sociali
MARTELLI, ALESSANDRO
2006
Abstract
Occuparsi di povertà femminile significa disporsi ad affrontare una sfida nella sfida. Se, infatti, osservare il disagio socio-economico delle donne costituisce una sfida teorica e metodologica, che si caratterizza per l’opacità della condizione femminile e per l’ancora scarsa dotazione di strumenti analitici mirati, essa si colloca all’interno di un campo di interesse scientifico e operativo – quello della povertà in generale, in cui vi è un’elevata complessità ed anche una sorta di ‘contesa’ circa approcci e metodi più appropriati a comprenderla e a combatterla. La lotta alla povertà impegna un’ampia gamma di agenzie pubbliche e private, andando dall’Unione Europea (dove si elaborano strategie, si promuove un metodo ‘aperto’ di coordinamento fra i Paesi membri e si erogano finanziamenti a progetti) ai singoli territori comunali (dove si organizzano risposte ai bisogni dei poveri). Se le politiche di natura economica sono prevalentemente sostenute da istituzioni nazionali, sul piano dei servizi e degli interventi il baricentro si sposta decisamente a livello locale. Entro questa configurazione molto generale, i tratti peculiari della povertà ‘al femminile’ e i suoi risvolti operativi per le politiche sociali si evidenziano in riferimento ad alcuni aspetti significativi: il condizionamento del sistema socio-culturale; il riconoscimento di diverse forme e gradi della povertà femminile; l’identificazione e il trattamento dei beneficiari del sistema di protezione sociale; i meccanismi di funzionamento dei servizi sociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.