L’ampio utilizzo dell’arenaria nelle facciate bolognesi e i problemi più rilevanti e irrisolti di degrado ad esso connessi mettono in evidenza l’importanza di una mappatura degli edifici con facciata in arenaria nella città di Bologna. Una corretta indagine diagnostica sui materiali deve articolarsi essenzialmente in tre fasi: una prima fase di rilievo, una seconda di inquadramentio della tipologia dei materiali (sulla base delle notizie storico-archivistiche disponibili, sullo studio di antiche aree di escavazione e/o delle tecniche locali di lavorazione, …) ed una terza di analisi vera e propria dei materiali. La situazione attuale di degrado può essere arrestata mediante un’azione estesa e diffusa attraverso un piano di monitoraggio e manutenzione programmati scientificamente. L’intervento assume un valore di straordinarietà per l’accumulo di degrado che si è avuto negli ultimi decenni. L’obiettivo è quello di poter pervenire in tempi ragionevoli ad interventi di manutenzione ordinaria una volta superata l’emergenza attuale. Una metodologia corretta per lo studio della conservazione delle facciate in arenaria non può prescindere da passaggi ormai collaudati nella pratica corrente del restauro dei beni monumentali ed architettonici. Tale metodo prevede: - lettura dell’organismo architettonico: studio dell’evoluzione storica del manufatto, localizzazione nel contesto ambientale, individuazione dell’impianto costruttivo, degli elementi costitutivi e delle loro interrelazioni; - mappatura del degrado: cause e stato dell’organismo architettonico; - progetto: definizione del processo e delle metodologie di intervento; - studio della manutenzione e del monitoraggio. La ricchezza e la complessità delle conoscenze derivanti dai singoli casi di studio forniranno la base per la messa a punto di nuove metodologie di intervento. L’eventuale allestimento di cantieri scuola fornirà inoltre l’occasione di applicare le tecnologie, favorendo un riscontro materiale per la divulgazione delle tecniche di intervento.
G. Cuppini (2006). Analisi e mappatura delle facciate in arenaria del centro storico di Bologna. Studio delle arenarie e del degrado, mediante alcuni casi di studio. Il restauro delle facciate in arenaria: metodi di intervento e utilizzo dei cantieri scuola..
Analisi e mappatura delle facciate in arenaria del centro storico di Bologna. Studio delle arenarie e del degrado, mediante alcuni casi di studio. Il restauro delle facciate in arenaria: metodi di intervento e utilizzo dei cantieri scuola.
CUPPINI, GIAMPIERO
2006
Abstract
L’ampio utilizzo dell’arenaria nelle facciate bolognesi e i problemi più rilevanti e irrisolti di degrado ad esso connessi mettono in evidenza l’importanza di una mappatura degli edifici con facciata in arenaria nella città di Bologna. Una corretta indagine diagnostica sui materiali deve articolarsi essenzialmente in tre fasi: una prima fase di rilievo, una seconda di inquadramentio della tipologia dei materiali (sulla base delle notizie storico-archivistiche disponibili, sullo studio di antiche aree di escavazione e/o delle tecniche locali di lavorazione, …) ed una terza di analisi vera e propria dei materiali. La situazione attuale di degrado può essere arrestata mediante un’azione estesa e diffusa attraverso un piano di monitoraggio e manutenzione programmati scientificamente. L’intervento assume un valore di straordinarietà per l’accumulo di degrado che si è avuto negli ultimi decenni. L’obiettivo è quello di poter pervenire in tempi ragionevoli ad interventi di manutenzione ordinaria una volta superata l’emergenza attuale. Una metodologia corretta per lo studio della conservazione delle facciate in arenaria non può prescindere da passaggi ormai collaudati nella pratica corrente del restauro dei beni monumentali ed architettonici. Tale metodo prevede: - lettura dell’organismo architettonico: studio dell’evoluzione storica del manufatto, localizzazione nel contesto ambientale, individuazione dell’impianto costruttivo, degli elementi costitutivi e delle loro interrelazioni; - mappatura del degrado: cause e stato dell’organismo architettonico; - progetto: definizione del processo e delle metodologie di intervento; - studio della manutenzione e del monitoraggio. La ricchezza e la complessità delle conoscenze derivanti dai singoli casi di studio forniranno la base per la messa a punto di nuove metodologie di intervento. L’eventuale allestimento di cantieri scuola fornirà inoltre l’occasione di applicare le tecnologie, favorendo un riscontro materiale per la divulgazione delle tecniche di intervento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.